San Vittore di Cesena (Fc) - Amadori smentisce le voci sull'interessamento al gruppo Ferrarini. Dopo la brusca interruzione dei rapporti tra la società reggiana e Italmobiliare, comunicata dalla holding il 3 luglio, arriva un altro colpo di scena nella vicenda. Il colosso del settore avicolo, infatti, spiega in una nota di avere “letto su alcuni organi
Milano - Dopo lo stop di Ferrarini alle trattative con Italmobiliare, indiscrezioni di stampa riportano l'ingresso di un nuovo protagonista: Amadori. Secondo Repubblica, che cita fonti finanziarie, mentre Ferrarini trattava con Italmobiliare e il fondo QuattroR, "la famiglia lavorava su altri tavoli per trovare un partner industriale capace di offrire una soluzione migliore per mantenere
Milano - Colpo di scena nella vicenda Ferrarini-Italmobiliare. L'azienda reggiana interrompe le trattative per la vendita di una quota di maggioranza (leggi qui). Nella serata di ieri, infatti, la holding controllata dalla famiglia Pesenti ha diramato un comunicato ufficiale in cui si legge: "Italmobiliare e QuattroR informano di aver ricevuto in data odierna dai soci
Milano - Si definiscono con sempre più precisione i contorni dell'operazione che vede coinvolti Italmobiliare, il fondo QuattroR e il gruppo Ferrarini. Secondo Il Messaggero, sia la Investment holding che il fondo dovrebbero rilevare una quota di maggioranza dell'azienda reggiana pari a circa il 90% in forma mista: "in parte acquistando azioni delle due controllate
Milano – La holding Italmobiliare, quotata in Borsa dal 1980, sarebbe in procinto di acquisire una quota di maggioranza nel gruppo Ferrarini. Società controllata dalla famiglia Pesenti, Italmobiliare ha già in portafoglio varie partecipazioni nel mondo del food. Controlla infatti il 60% di Caffè Borbone, uno dei principali operatori nel settore del caffè monoporzionato e
Reggio Emilia - Dopo la notizia uscita venerdì, relativa ai finanziamenti elargiti da Veneto Banca a varie società tra cui il gruppo Ferrarini (circa 79 milioni di euro), arriva la replica dell'azienda produttrice di salumi. Come si legge sul sito Reggionline, tramite l’avvocato Giovanni Maccagnani del foro di Verona, la famiglia Ferrarini precisa che: "I finanziamenti ricevuti dalle
Reggio Emilia - Mini bond da 5,5 milioni di euro per Ferrarini. L'azienda, che ha chiuso il 2015 con un giro d'affari di 252 milioni di euro, ha emesso un prestito obbligazionario della durata di quattro anni, sul segmento ExtraMot Pro di Borsa italiana. Il bond, che ha scadenza 31 dicembre 2020 e cedola del
Reggio Emilia – Secondo quanto riportato da parmaquotidiano.info, il 12 maggio scorso il Gruppo Ferrarini ha fondato una nuova società (con il nome di Ferrarini Spa), che assorbirà alcuni segmenti del business della storica azienda di salumi. L’operazione rientra nel progetto di scissione parziale proporzionale della medesima Ferrarini, approvato dall’assemblea straordinaria del Gruppo lo scorso
Milano – I salumifici Ferrarini e Galloni sono stati ammessi al programma Elite di Borsa Italiana. Si tratta di un progetto internazionale, che conta 389 aziende in tutto il mondo, e che ha l’obiettivo di fornire alle maggiori opportunità di finanziamento, facilitare la visibilità e l’ingresso di investitori internazionali, oltre a offrire una serie di
Milano – È stato presentato ieri, presso il padiglione di Federalimentare a Expo, il progetto Vip (Very important protein), promosso dal Gruppo Ferrarini, in collaborazione con il Policlinico universitario A. Gemelli di Roma. Nel corso di Expo, i medici geriatri del Policlinico hanno visitato, all’interno di Casa Ferrarini, circa 2.500 visitatori per tracciare un quadro
Londra - Ferrarini ha acquisito il 30% del capitale della società commerciale londinese Ticco Foods, con l'opzione di arrivare alla maggioranza entro tre anni. L'operazione, realizzata attraverso la controllata Vismara di Casatenovo (Lc), è stata resa possibile anche grazie all'ingresso nel capitale di Simest, Società italiana per le imprese all'estero, con una quota del 13,4%.
Parma – Parmacotto ha presentato negli scorsi giorni al Tribunale fallimentare di Parma la proposta di concordato in continuità. Il piano di rilancio dovrebbe prevedere una ricapitalizzazione, grazie all’ingresso di nuovi soci, naturalmente se la procedura concordataria avrà un esito positivo. Saranno, infatti, i commissari giudiziari Luca Orefici e Antonella Lunini a verificare la proposta,
