Terre d’Oltrepò: anche i vini sequestrati sono puliti alle analisi

2021-11-04T17:01:40+02:004 Novembre 2021 - 17:01|Categorie: Vini|Tag: , , |

Broni (Pv) – “L’analisi di revisione non ha confermato l’esito di prima istanza”. Così il ministero dell’Agricoltura, in data 6 ottobre 2021, a mezzo dei suoi tecnici incaricati dalla Procura di Pavia di eseguire una revisione delle analisi sul vino sequestrato in Cantina (il Pinot Vero vinificato rosso 2018), conferma l’assenza di sostanze adulteranti nei vini della cantina. “Nei nostri vini non ci sono sostanze proibite”, conferma il presidente di Terre d’Oltrepò, Andrea Giorgi (foto). “Già con lo spumante Metodo Classico l’esito era stato identico, dato che le analisi eseguite per conto della Procura sulle bottiglie sequestrate in Cantina non avevano rilevato la presenza delle famose diglicerine cicliche. Le analisi di revisione in contraddittorio sono state fortemente volute da noi e dai nostri difensori, nella coscienza che nel nostro vino queste sostanze non entrano. Ringraziamo la Procura per avere accolto la nostra richiesta di ripetere le analisi” . E aggiunge:  “Abbiamo anche capito chi sono i finti paladini della giustizia, coloro che hanno usato i media contro la nostra azienda e contro il nostro territorio senza alcuna prova concreta, quando le indagini dovrebbero essere segrete, causando un enorme danno di immagine ed economico a tutti noi operatori del vino dell’Oltrepò Pavese. Danno di cui non c’era proprio bisogno in un periodo come quello che stiamo vivendo. Ci riserviamo di rivalutare tutto quanto è stato dichiarato e scritto e di chiedere conto, anche in termini risarcitori, ai responsabili. Con un obiettivo: perché in futuro degli operatori onesti non debbano più vivere la gogna sulla propria pelle”.

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