Oviedo (Spagna) – Dopo lo stop imposto dalla pandemia, tornano i World cheese awards. A conquistare il primo premio, con 103 punti, è stato lo spagnolo Olavidia del caseificio Quesos y Besos, che da quattro generazioni produce formaggio di capra a Guarromán. “Siamo originari di Malaga e oggi le capre della nostra famiglia pascolano negli altopiani meridionali di Jaén, una meravigliosa zona rurale molto vicina al concetto di paradiso, per il bestiame e per gli umani. Il segreto della nostra vittoria è il nostro territorio”, raccontano i vincitori. Olavidia rappresenta la più antica forma di fermentazione del formaggio locale, realizzata grazie all’azione di alcuni batteri del latte. I formaggi in gara erano ben 4079. Rispetto all’ultima edizione, che si era tenuta a Bergamo nel 2019, gli iscritti sono aumentati del 7%. Ad effettuare la selezione, 230 giornalisti, esperti e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. Rappresentante dell’Italia era il giornalista e gastronomo Alberto Marcomini. La valutazione ha tenuto conto di varie categorie, tra cui la struttura, la consistenza, il gusto e l’aspetto. La prima scrematura ha evidenziato 16 formaggi, passati poi all’analisi di esperti del settore che hanno assegnato il titolo. Secondo posto (98 punti) per il formaggio a pasta molle di Fromagerie Berthaut, aromatizzato e bagnato con il Marc Bourgogne. Per l’Italia era presente la nazionale del Parmigiano Reggiano, composta da 96 caseifici Dop. Nel corso dell’evento, è stata anche esposta una forma con 21 anni di stagionatura, oggetto di un’asta do beneficienza che andrà avanti fino al 6 novembre.
