Testo unico del vino: la nuova legge soddisfa solo a metà i vignaioli indipendenti

2016-12-12T18:07:11+02:0012 Dicembre 2016 - 18:06|Categorie: Vini|Tag: , , , , |

Roma – Vignaioli indipendenti contenti solo a metà dall’approvazione, lo scorso 28 novembre, del Testo unico del vino. Una nota ufficiale della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti sulla nuova legge evidenzia la viva soddisfazione nel vedere alcune delle richieste avanzate dalla Fivi nel 2012, in tema riduzione della burocrazia nel settore vitivinicolo, accolte. Tra esse: l’istituto della diffida e il Registro unico dei controlli. “Adesso attendiamo fiduciosi i decreti attuativi e speriamo che portino a un effettivo snellimento della burocrazia”, commenta Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (in foto). Che, tuttavia, al contempo sottolinea: “Resta il rammarico per il mancato intervento sulla rappresentatività nei Consorzi”. Di recente, infatti, la Fivi è intervenuta con una lettera al ministro Martina, chiedendo di rivedere il meccanismo di attribuzione dei voti all’interno dei Consorzi di tutela, in modo da dare più spazio ai vignaioli, evitando il dominio delle cooperative di primo e secondo grado nei consorzi più importanti.

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