• Latte in polvere

Ue: import ed export 2017 nell’analisi di Assocaseari

2018-02-23T16:56:54+02:0023 Febbraio 2018 - 17:40|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , |

Milano – Secondo le cifre analizzate e diffuse da Assocaseari, nel 2017, la Ue ha esportato più di 16 miliardi di euro di prodotti lattiero caseari, pari a -14,3% rispetto al 2016. I cinque principali importatori sono stati Cina (18,9%), Algeria (4,8%), Usa (4%), Arabia Saudita (3,8%) e Indonesia (3,3%). Le esportazioni di Smp, in dicembre, sono aumentate “solo” del 4,3%, 55.530 tons, rispetto a dicembre 2016 e nell’intero 2017 sono aumentate del 35,6%, 779mila tons circa, stabilendo un nuovo record. L’Smp comunitario è stato esportato soprattutto in Algeria (17%), Cina (9,2%) e Indonesia (7,6%). Le esportazioni di formaggio sono aumentate del 3,8% a dicembre rispetto al dicembre 2016 e del 3,7% nel 2017 rispetto al 2016. La Ue resta il principale esportatore mondiale di formaggio con 830mila tons circa esportate nel 2017. I principali importatori di formaggio della Ue sono gli Stati Uniti, con quantitativi leggermente inferiori, e il Giappone che ha aumentato i quantitativi del 20% rispetto al 2016. Le esportazioni di burro a dicembre sono aumentate del 19,6% a causa soprattutto del calo significativo dei prezzi. Nel 2017, in generale, sono però diminuite del 15,4%. Le esportazioni di latte liquido a dicembre sono aumentate del 10,3% ma calate dell’11,5% del 2017 rispetto al 2016, a causa del calo delle importazioni cinesi. Al contrario, la Ue a dicembre ha esportato l’8,9% in meno di crema rispetto al dicembre 2016, mentre nel 2017 il +19,6% rispetto al 2016. Molta crema è stata venduta in Cina (35,4%), che ha aumentato le proprio importazioni di crema del 76% nel 2017. Inoltre, a dicembre sono aumentate le esportazioni di butteroil (+56,7%), Wmp (+0,6%) e infant formula (+1,5%), mentre sono calate quelle di siero in polvere (-5,3%), lattosio (-26,6%) e caseine (-31,9%). La Nigeria ha aumentato le importazioni di Wmp dalla Ue, diventando il terzo importatore. Una delle cause potrebbe essere l’aumento del potere di acquisto in seguito all’aumento dei prezzi del petrolio. Nel 2017, l’Unione ha importato prodotti lattiero caseari per un valore di 872 milioni di euro, -1,3% rispetto al 2016. I prodotti importati sono soprattutto prodotti del siero, formaggio, caseine, latte, crema, proteine concentrate e burro. I principali mercati di origine sono Svizzera (57%), Nuova Zelanda (12,7%), Bosnia-Erzegovina (6,5%), Norvegia (5,9%), Stati Uniti (5,2%) e Ucraina (4,4%). Da notare l’aumento delle importazioni da Bosnia-Erzegovina e Ucraina e il calo dalla Nuova Zelanda (-48%). In dicembre, le importazioni di formaggio sono aumentate del 2,4% (6mila tons circa) rispetto al dicembre 2016, ma nel 2017 sono calate del 15,9%. Le importazioni di burro sono diminuite del 53,2% (411 Tons) in dicembre rispetto al dicembre 2016.

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