Desenzano del Garda (Bs) – “L’Italia rappresenta il 38% dell’intero valore europeo delle produzioni Dop e Igp. Un dato che, da una parte suscita gratificazione per il lavoro svolto dai produttori e dai consorzi che li rappresentano, ma dall’altra amarezza per non essere adeguatamente considerati nelle sedi istituzionali”. Parla così Stefano Berni (foto), vicepresidente dell’Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche (Aicig) e direttore generale del Consorzio di tutela grana padano, commentando l’analisi dell’impatto economico di questi prodotti contenuta in uno studio condotto per conto della Commissione europea. Con riferimento alle sole produzioni agricole ed alimentari di qualità certificata (esclusi, dunque, i dati relativi al comparto vini e spiriti), il fatturato totale rilevato per il 2010 è di 15,8 miliardi di euro, con una crescita del 19 % nel periodo analizzato (2005 – 2010). “L’Italia – aggiunge Stefano Berni – rappresenta, con un fatturato di circa 6 miliardi di euro, quasi il doppio rispetto ai risultati omogenei ottenuti dai ‘cugini’ francesi, secondi classificati”. Per questo “i consorzi di tutela rivendicano l’importanza del ruolo svolto e chiedono a gran voce adeguata considerazione, non sempre dimostrata dalle competenti istituzioni, rispetto alle istanze avanzate nella definizione di politiche agricole ed economiche comunitarie”.
(AR)
