Allevamenti (2) – Unaitalia risponde: “No alla criminalizzazione della zootecnia”

2021-03-04T14:20:07+02:004 Marzo 2021 - 11:18|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , , , , |

Roma – “Credo che il paese abbia bisogno di unità di intenti e non di capri espiatori”. È immediata la reazione di Antonio Forlini (nella foto), presidente di Unaitalia, alle dichiarazioni del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, sui consumi di carne e sull’impatto che il settore agricolo può avere sull’ambiente (leggi qui). Intervistato dall’agenzia di stampa Agricolae, Forlini spiega: “I consumi di carne sono in Italia al di sotto dei consumi pro capite medi dell’Occidente. E non è corretto dire che consumare carne fa male, sarebbe opportuno ribadire invece la necessità di una dieta equilibrata, fatta anche di consumo di carne, che possa rendere più longevi e che possa migliorare la qualità della vita”. Il presidente spiega poi che non è giusto criminalizzare gli allevamenti: “Auspichiamo di poter lavorare con Patuanelli (ministro del Mipaaf, ndr) e con Cingolani per migliorare un settore che dà oggi lavoro a 80mila addetti e che non ha mai smesso di produrre per garantire approvvigionamento agli italiani, anche nei momenti più difficili del Paese. Tutti abbiamo interesse che la zootecnia sia sempre più integrata e più green. E da questo punto di vista le risorse del Recovery finalizzate a una maggiore sostenibilità, a cui non ci sottraiamo, possono fare la differenza. Anche considerando che tutte le nostre imprese hanno già investito in sostenibilità milioni di euro in autonomia”.

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