New York (Usa) – Dopo una pausa di quattro anni, El Niño ha fatto il suo ritorno negli Stati Uniti. Il fenomeno climatico, che sta già scatenando temperature record in alcuni stati e piogge copiose in altri, ha solitamente un impatto ampio sulle condizioni meteorologiche per almeno un anno. “Ma gli effetti negativi sull’economia durano molto più a lungo e hanno costi elevatissimi”, spiega Christopher Callahan dell’Univesrità di Dartmouth nel New Hampshire, come riporta il Sole 24 Ore. “Tra il 1997 e il 1998 El Niño ha causato mutamenti climatici che hanno successivamente fatto perdere all’economia globale circa 5.700 miliardi di dollari”.
In combinazione con il cambiamento climatico, oltre all’inflazione e all’incertezza dettata dallo scontro russo-ucraino, il fenomeno quest’anno potrebbe provocare un aumento dei prezzi dei prodotti agroalimentari così come delle vendite al dettaglio. Stando a un rapporto di Deutsche Bank, come riporta il quotidiano di Confindustria, zucchero e cacao sarebbero già in forte aumento per via di un’offerta minore, così come il caffè robusta. Con conseguente frenata dell’economia americana, che stando alle stime del Fondo monetario internazionale dovrebbe crescere del 2,8% nel 2023 per poi rallentare all’1,1% nel 2024.
