• Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale

Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp: trend positivo per l’intera filiera

2023-06-06T09:06:41+02:006 Giugno 2023 - 09:06|Categorie: Carni|Tag: , |

Perugia – Il 2022 è stato un anno di crescita e di consolidamento per il Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale Igp. I dati illustrati in occasione della assemblea annuale dei soci parlano chiaro: 18.311 i bovini certificati, 3.218 gli allevamenti iscritti al Consorzio, 997 macellerie, 77 mattatoi e 123 laboratori di sezionamento. Tra le regioni che svettano per numeri di allevamenti iscritti alla filiera ci sono Umbria (600), Lazio (544), Toscana (503), Marche (494), Campania (385), Abruzzo (364), Emilia Romagna (257) e Molise (71). Sul fronte delle razze, si contano 6.866 capi di Marchigiana, 9.351 di Chianina e 2.094 di Romagnola. Dal punto di vista dei canali di vendita si assiste a un consolidamento della quota destinata ai prodotti trasformati (hamburger, ragù, bresaola, tartare, pasta ripiena).

“Se il trend generale della nostra filiera si conferma positivo va anche sottolineato che non mancano i problemi, soprattutto legati all’innalzamento dei costi di produzione, di alimentazione e di energia che gravano sulle aziende”, fa sapere Stefano Mengoli, presidente del Consorzio. “Stiamo, inoltre, vivendo una situazione di particolare preoccupazione in cui la qualificazione della ‘razza’ è più importante del binomio stretto tra ‘razza’ e territorio, garantito e rappresentato solamente dalla Igp Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Ne consegue che rientrano in percorsi di qualificazione prodotti realizzati con carni non certificate o provenienti da capi non certificabili Igp. Tutto ciò comporta una grave squalificazione dell’intera filiera certificata che si trova a competere con produzioni e prodotti a più basso costo”.

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