Gambellara (Vi) – L’indiscrezione arriva da un articolo a firma Daniela Polizzi sull’inserto L’Economia del Corriere della Sera di ieri: la famiglia Zonin sarebbe alla ricerca di soci. Obiettivo: sostenere la crescita della Zonin1821, uno tra i principali player del vino italiano e realtà da oltre 200 milioni di fatturato, per l’85% realizzato sui mercati esteri. Ecco, allora, che Domenico, Francesco e Michele Zonin avrebbero dato mandato a Mediobanca di dar vita a un dossier per identificare un investitore intenzionato, attraverso un aumento di capitale dedicato, a entrare con una quota di minoranza – “anche corposa”, è scritto nell’articolo – nella storica azienda vicentina. L’identikit più probabile è quello di un fondo di private equity già impegnato nel mondo food & wine. La famiglia Zonin, dunque, non cederebbe proprie quote, ma punterebbe piuttosto a un rafforzamento patrimoniale del gruppo in vista di nuovi investimenti. Seconde le ultime stime di mercato, il valore complessivo d’impresa della casa vitivinicola veneta si attesterebbe oggi tra i 400 e i 500 milioni di euro.
Da sinistra: Francesco, Domenico e Michele Zonin
