Zootecnia / Alleanza cooperative: “Le norme Ue rischiano di mettere in ginocchio il settore”

2023-05-23T09:31:07+02:0022 Maggio 2023 - 13:05|Categorie: Carni|Tag: , , , |

Roma – “Per far sì che il settore zootecnico non subisca pesanti perdite economiche per adeguarsi alle nuove normative dell’Ue, previste per raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Europa, servono tempi più graduali, sostegno economico e tecnologie per la transizione green”. È quanto chiede Graziano Salsi, coordinatore del Settore Zootecnico di Alleanza Cooperative, in occasione della riunione di coordinamento con le cooperative associate. Il riferimento, in particolare, oltre alla nuova direttiva sulle emissioni industriali, è alla prossima legislazione sul benessere animale e al tema dell’End of Cage Age (divieto di gabbie per suini e galline ovaiole). “Il divieto dell’uso delle gabbie per il settore suinicolo richiederà alle imprese Ue notevoli investimenti, stimati in 3,2 miliardi, con un deterioramento dell’efficienza produttiva che ammonterebbe fino al 23,6%”. Anche il settore avicolo “avrà impatti significativi: si stimano costi tra i 2,1 e i 3,5 miliardi di euro a fronte di una diminuzione del numero di galline ovaiole tra 330 e 379 milioni”. Le indicazioni Efsa che raccomandano una riduzione della densità di allevamento dei polli comporterebbero, poi, una diminuzione del 72% dei capi allevati e una conseguente perdita di carne di pollo disponibile. I cali di produzione nei settori suinicolo e avicolo potrebbero avere come conseguenza l’aumento del prezzo della carne per i consumatori finali – tanto da escludere intere fasce di popolazione dall’accesso alle proteine nobili – ma anche la riduzione del reddito degli allevatori (stimato a -37,8% per il settore suino). “Siamo disponibili a ragionare sui giusti temi del benessere animale, ma con un dovuto equilibrio per scongiurare che il calo produttivo prospettato dagli studi metta in crisi intere filiere”.

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