Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: il prezzo del burro raggiunge i sette euro al chilo

Cremona – L’analisi condotta da Assocaseari sugli andamenti che hanno caratterizzato il settore, nel corso dell’ultima settimana, mostra ancora rialzi consistenti per il burro, che a Kempten si attesta a una quotazione di sette euro al chilogrammo. Ribassi, invece, sul mercato del latte in polvere e del latte scremato. Formaggi stabili sulle principali Borse merci, in Italia. Di seguito il commento integrale:
– Crema leggermente in ribasso rispetto alla settimana scorsa, a causa di maggiore disponibilità, con offerte addirittura a 3,25 euro/Kg. Questa aumentata produzione di crema trascina al ribasso il latte scremato, oggi offerto a 0,18 euro/Kg e alla fine anche il latte crudo, che a inizio settimana era offerto a 0,48 euro/Kg e oggi è a 0,44 euro/Kg. Malgrado nella Ue la produzione in giugno sia aumentata dell’1,6% rispetto a giugno 2016, nel primo semestre è diminuita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La situazione varia da Paese a Paese con aumenti di produzione in Polonia, Italia e Irlanda e ribassi in Francia e Germania.

– I listini del burro continuano a crescere senza sosta. Kempten, aumentata di 0,15 euro sia sul minimo che sul massimo, raggiunge la fatidica soglia dei 7,00 euro/Kg come prezzo massimo e i 6,85 euro/Kg come minimo. L’Olanda, molto prudente, fa registrare un aumento di 0,05 euro, andando a 6,85 euro/Kg. La Francia, fantastica, dopo aver dormito per due settimane aumenta di 0,325 euro e raggiunge i livelli europei a 6,80 euro/Kg. La media di questi tre Paesi è quindi aumentata a 6,858 euro/Kg. Offerte intorno ai 6,75 euro/Kg per il burro dell’est Europa e ai 7,00 euro/Kg per il burro tedesco con pochissima disponibilità. Il prezzo fissato dalla grande distribuzione tedesca, per il solo mese di settembre, oscilla tra i 6,95 e i 7,05 euro/Kg.
La produzione di burro ha segnato a giugno un ribasso del 2,9% rispetto al giugno 2016 e nel primo semestre 2017 un calo del 5,9% sullo stesso periodo 2016.

– Il latte in polvere non sta certo attraversando un bel periodo e continua a segnare ribassi delle quotazioni soprattutto sul mercato tedesco. Sicuramente, l’attuale cambio euro/dollaro non ne faciliterà le esportazioni e il mercato si fa sempre più pesante, malgrado un calo della produzione nel primo semestre (-10,4%) rispetto allo stesso periodo del 2016 e malgrado il fatto che alcune latterie dichiarino di aver praticamente già venduto tutta la loro produzione fino a fine anno. Prezzi che oscillano incredibilmente tra 1.750 euro/Tons e 2.100 euro/Tons, reso Nord Italia.

– Il siero in polvere è forse quello messo peggio, facendo segnare ribassi sui tre bollettini che consideriamo abitualmente. Per dare un’idea, le quotazioni dello zootecnico oggi sono tra i 75 e i 79 euro/Tons e in giugno erano tra 83 e 90 euro/Tons.

– Quotazioni medie europee dei bollettini dei formaggi stabili per il Cheddar a 3,56 euro/Kg e in aumento per l’Emmentaler a 4,26 euro/Kg, l’Edamer a 3,49 euro/Kg e il Gouda a 3,38 euro/Kg. In Italia, quotazioni stabili in tutte le principali Borse Merci. A giugno, la Ue ha aumentato la produzione di formaggio dell’1% rispetto al giugno 2016.

 

ass

Torna in cima