Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: notevole calo per la crema estera

2018-09-10T09:57:38+02:0010 Settembre 2018 - 09:52|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, caratterizzata da notevoli ribassi sulla crema estera. In calo anche le quotazioni del latte e quelle del burro, tranne sulla piazza tedesca di Kempten che conferma il bollettino della scorsa settimana. In aumento le quotazioni del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano su tutte le borse. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Settimana alquanto movimentata. Se da un lato la crema nazionale di qualità viene trattata a prezzo di listino, sono invece notevoli i ribassi sulla crema estera. Già mercoledì è stata trattata crema tedesca intorno a 2,62-2,63 euro/Kg reso Italia. Un tale ribasso si può giustificare con l’aumento della raccolta di latte nel nord-Europa? O come un assestamento del mercato? O come una delle tante onde verso l’alto e verso il basso che il mercato ci sta dando quest’anno? La risposta non è semplice. Sul latte spot la Germania sta offrendo a prezzi più vicini a quelli del mercato nazionale, quindi in notevole ribasso rispetto alle richieste folli di metà agosto che erano intorno a 0,46-0,47 euro/Kg, determinate, ricordiamolo, da un crollo della produzione alla stalla. Per il latte nazionale sembra esserci un po’ meno corsa all’acquisto. 

– Il bollettino del burro di Kempten invariato, conferma i 5,65-5,85 euro/Kg. Il bollettino olandese ha avuto una leggera correzione al ribasso e da 5,55 euro/Kg passa a 5,52 euro/Kg. Il bollettino francese, dopo l’aumento di settimana scorsa di 0,20 euro/Kg, ha avuto questa settimana un ribasso di 0,15 euro/Kg, portandosi a 5,55 euro/Kg. Il mercato del burro non è molto differente da quello della crema, con offerte al ribasso, notevolmente sotto alle quotazione dei Bollettini ufficiali che vanno da 5,00 euro/Kg per merce polacca ai 5,40 euro/Kg per merce tedesca. Tutte offerte di merce di stoccaggio di produttori che, vista l’esperienza dello scorso anno temevano di restare senza merce e nei primi mesi di quest’ anno hanno stoccato moltissimo. La domanda è: il mercato del burro ha raggiunto i massimi ed ora si prepara ad assestarsi a livelli più bassi, o cambierà nuovamente tendenza, con la ripresa dei consumi stagionali?

– Il bollettino del latte in polvere tedesco fa segnare  anche questa settimana leggeri rialzi per la merce per uso alimentare mentre resta invariata quella per uso zootecnico. Stessa cosa per il bollettino olandese e anche per quello francese. Entrambi i comportamenti sono più che giustificabili visto il mercato dove l’export comincia a ripartire e soprattutto si stanno chiudendo contratti con prezzi al rialzo. Per quel che riguarda l’ uso zootecnico con tutta la disponibilità di merce all’intervento che c’è e praticamente tutta destinata a quell’uso, sembra giustificato che non si vedano rialzi per questo tipo di prodotto. Per la prossima asta, il 18 settembre, sono disponibili altre 155mila tons circa di latte scremato in polvere. 

– Bollettini del siero in polvere invariati in Olanda e Francia e per l’uso alimentare anche in Germania. Leggero rialzo per il siero zootecnico sul bollettino tedesco. 

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento per l’Edamer a 3,09 euro/kg e il Gouda a 3,12 euro/Kg e in calo per l’Emmentaler a 4,31 euro/Kg; stabile, invece, il Cheddar a 3,36 euro/Kg. Sui bollettini nazionali, in aumento le voci del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano nelle principali Borse Merci del Nord Italia; in calo la quotazione del Pecorino Romano a Milano.

 

 

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