Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prezzi stabili per latte, crema e burro

2018-07-30T12:41:30+01:0030 Luglio 2018 - 15:30|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, caratterizzata da un calo della disponibilità di materie prime, in particolare latte e crema. In crescita, in Italia, le richieste di latte da parte dei produttori di mozzarella. Stabile il burro. In aumento le quotazioni del Parmigiano Reggiano stagionato su tutte le piazze, in calo il Grana Padano a Milano e Mantova. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

Latte e crema: da non credere, una settimana calma con prezzi stabili, anche se i tedeschi tentano di chiedere dei rialzi sia per la crema, che offrono a 2,52-2,54 euro/Kg, che per il latte offerto a 0,37-0,38 euro/Kg. La domanda però non dà loro oggi soddisfazione. Sarà l’effetto vacanze? Sul mercato nazionale le cose sono un po’ diverse, ancora abbastanza buona la richiesta di latte, trattato con prezzi che vanno a 0,365  0,385 euro/Kg. Nella crema nazionale di qualità, pur essendoci poca disponibilità (un po’ perchè le latterie non scremano il latte, poiché il latte magro non è sufficientemente retribuito, un po’ perché, ottenendo prezzi ancora buoni sul latte crudo, conviene loro vendere quello), alla fine si ottengono prezzi che oscillano tra 2,58 (vedi bollettino) e 2,64 euro/Kg partenza perché anche la domanda è bassa.

– Situazione abbastanza complicata per il mercato del burro: invariati tanto il bollettino di Kempten, 5,40-5,65 euro/Kg, quanto quello olandese, a 5,25 euro/Kg. Ridicolo ribasso, visto il prezzo da cui parte, per il bollettino francese, che con –0,08 euro/Kg si posiziona a 5,67 euro/Kg. L’invariato di Kempten è in parte giustificato dal fatto che, a detta degli operatori, il mercato si stia riprendendo un po’ come volumi rispetto alle settimane precedenti e, anche se sembra si possano trovare sul mercato offerte di burro polacco a 5,00 euro/Kg e di markenbutter tedesco a 5,30 euro/Kg, alcuni operatori pensano che il mercato sia vicino ai minimi, al punto che alcune voci sussurrano che anche le catene della Gdo tedesca stiano cercando di chiudere il prezzo con validità di due mesi.

– Riguardo al latte in polvere, la situazioni inizia a diventare pesante, con il bollettino francese che ha perso addirittura 100 euro/Tons, ma era molto alto, quello olandese invariato e quello tedesco invariato per l’uso alimentare ma in calo per l’uso zootecnico. Sicuramente su questo grava la merce all’intervento. Non solo per il quantitativo disponibile, ma anche perchè ben circa 100mila delle tonnellate vendute devono ancora essere ritirate dai magazzini. Gran parte degli acquisti, infatti, è stata fatta dagli speculatori che credevano di poter rivendere questo prodotto con un buon margine. Ma se la merce giace ancora nei magazzini vuol dire che le vendite non sono state così fruttuose. Come detto la settimana scorsa, la prossima asta si terrà martedì 28 agosto e sono disponibili circa 119mila Tons.

– Il siero in polvere resta anche questa settimana invaiato sui bollettini tedesco e olandese, ma ribassa su quello francese.

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in aumento per l’Edamer a 3,05 euro/Kg, il Gouda a 3,06 euro/Kg e l’Emmentaler a 4,44 euro/Kg, stabili invece per il Cheddar a 3,35 euro/Kg. Sui bollettini nazionali, in calo di 0,05 euro il Grana Padano a Cremona e in aumento, di 0,05 euro, le due voci del Parmigiano Reggiano più stagionato a Mantova.

 

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