Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: quotazioni deboli per latte spot e scremato

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche che hanno caratterizzato il mercato lattiero caseario nel corso dell’ultima settimana, che ha fatto registrare quotazioni deboli per latte spot e scremato. Stabili i prezzi della crema e del burro. Prosegue senza sosta l’ammasso di latte in polvere all’intervento,  mentre ancora si attende la pubblica del regolamento che porta il quantitativo totale a 218mila tons. Di seguito il commento integrale:

· Scusate se siamo ripetitivi, ma la raccolta di latte continua ad essere elevata. Sempre molto deboli i prezzi del latte spot, offerto a 0,20 euro reso Nord Italia. Per il latte scremato, le quotazioni
sono addirittura a euro 0,11 reso nord-Italia. Abbastanza stabili i prezzi della crema, che viene offerta intorno a 1.160 euro/tons consegnata. Particolarmente preoccupante la situazione in Italia, dove molti allevatori da oggi (1° aprile, ndr) sono rimasti senza contratti e ancora non sanno come risolvere.
· Sempre invariati i bollettini europei del burro. In settimana, stoccate circa 3.700 tons per un totale di  45.355 tons dall’inizio dell’anno. Alcuni grossi players non credono più a quotazioni
così basse e stanno cercando di far risalire il mercato.
· Preoccupante la situazione del latte in polvere perchè le consegne all’intervento continuano a tutto spiano e ormai si è raggiunto un quantitativo di 103.750 tons consegnate. Non essendo
ancora stato pubblicato il regolamento che porta a 218mila le tonnellate che possono entrare all’intervento a prezzo fisso, probabilmente già la settimana prossima inizierà il meccanismo di
offerte al ribasso. Diciamo proprio che un ulteriore ribasso dei prezzi del latte in polvere non giova né alle latterie, né agli allevatori.
· Questa settimana, situazione dello stoccaggio privato di formaggio invariata in quanto sono state offerte soltanto 54 tons da parte della Finlandia. In totale, dal 15 febbraio sono state
ammassate 18.869 tons di formaggio, delle quali più della metà (11.743 tons) dall’Italia. Quotazioni abbastanza stabili; si è rilevato solo un aumento dei prezzi del parmigiano reggiano
a Mantova e a Parma (+0,05) e una diminuzione dei prezzi del grana padano (-0,05) a Cremona.

Torna in cima