Assolatte: continua a crescere l’export caseario. In testa i formaggi freschi

Milano – Secondo i dati degli ultimi 15 anni analizzati da Assolatte, anno dopo anno, le esportazioni casearie crescono battendo ogni record. Se i dati dei primi nove mesi saranno confermati, nel 2014 avranno sfondato il tetto delle 340mila tonnellate di formaggi venduti nel mondo, per un valore di circa 2,2 miliardi di euro. Tra i tanti formaggi esportati quelli che stanno mostrando le migliori performance, al di là dei valori assoluti, risultano a mozzarella e gli altri formaggi freschi. Dal 1990, infatti, i loro volumi di vendita all’estero sono cresciuti del 2.700%, passando da 4.700 a 132mila tonnellate. Anche grana padano e parmigiano reggiano hanno crescite importanti, che superano il 500%. Su livelli po’ inferiori ma sempre alti, i risultati del provolone (+220%) e del gorgonzola (+170%). Entrando nel dettaglio, l’analisi dei quattro mercati di sbocco principali (Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti) mostra, ad esempio, che la mozzarella e i freschi italiani sono cresciuti e sempre più apprezzati soprattutto nel Regno Unito (+2.577%) e in Francia (1.043%), mentre hanno registrato una crescita più lenta in Germania e negli Stati Uniti. Comportamento molto differente per grana padano e parmigiano reggiano, che hanno registrato il loro record di crescita in Germania (+711%), mentre sono cresciuti meno in Francia (+237% dal 1995 a oggi). Anche i dati del gorgonzola mostrano un andamento differente, con gli Stati Uniti in vetta alla classifica, grazie a una crescita del 342%. Nel Regno Unito hanno invece ottenuto risultati molto interessanti i formaggi di pecora: dal 1995, infatti, le esportazioni di pecorino romano sono aumentate dell’800%.

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