Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: all’estero esplode la domanda di latte crudo. E salgono i bollettini

2021-08-23T09:26:19+02:0023 Agosto 2021 - 09:26|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che nelle settimane centrali di agosto esplode la domanda di latte crudo, con il ritorno al lavoro in alcuni Paesi, portando i prezzi a salire. Aumentano i listini anche in Italia, dove la scarsa disponibilità di merce ha portato il prezzo del latte a 0,40 €/kg. In crescita anche i bollettini del burro. Perplessità sul bollettini del latte in polvere. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Due settimane fa, forse a causa della mancanza di latte e in parte anche della grossa domanda di quei Paesi che stavano per tornare al lavoro, il mercato è letteralmente esploso con il latte crudo che veniva scambiato a 0,45 €/kg partenza tanto in Francia quanto in Germania e con poca disponibilità. La crema, sempre più in bella vista, è stata trattata tra i 2,06 e i 2,09 €/kg, anche se le richieste erano a cifra tonda. La scorsa settimana non vi sono stati grossi cambiamenti se non una piccola ulteriore crescita dei prezzi con i Paesi esteri che offrivano il latte crudo tra 0,46 e 0,48 €/kg reso, lo scremato tra 0,26 e 0,27 €/kg e la crema offerta tra 2,12 €/kg e qualcuno addirittura parla di 2,15 €/kg, ma anche poi trattata in alcuni casi ancora a 2,10 €/kg. Questi sono i picchi estremi del mercato tedesco, però si trovano sempre opportunità in altri Paesi per merce magari un po’ meno nobile a qualche centesimo meno. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 €/ton. Sul mercato nazionale, invece, a causa del periodo festivo, anche la scorsa settimana la domanda è stata ancora molto bassa, le cose sono molto più tranquille e, più che vivere di luce propria, sono trascinate dall’onda lunga. Di conseguenza alcuni prezzi salgono con il latte crudo che se due settimane fa veniva trattato intorno a 0,39 €/kg arrivo, complice anche la poca disponibilità di merce, venerdì veniva trattato a 0,40 €/kg; lo scremato intorno a 0,24 €/kg e la crema nazionale di qualità intorno a 2,10 €/kg. I suddetti prezzi si intendono franco partenza.

– Finalmente il bollettini del burro, dopo aver fatto i vaghi due settimana fa, hanno realizzato che il mercato è in aumento, ed ecco che Kempten aumenta di € 0,10 il minimo, venerdì 3,95 €/kg, e di € 0,14 il massimo, 4,04 €/kg con un prezzo medio praticamente di 4,00 €/kg, cioè 3,995 €/kg. L’Olanda sale di € 0,07 e arriva a 3,92 €/kg. Invariata la Francia a 4,075 €/kg. La media a due la scorsa settimana è di 3,957 €/kg, quella a tre di 3,997 €/kg. Sappiamo bene che i mercati sono ben diversi, del resto con le attuali quotazioni della panna si fa presto a vedere che i listini non tornano, così come sappiamo che i bollettini sono sempre un po’ più lenti nel registrare le variazioni. Vi sono un po’ di offerte dai prezzi completamente diversi, la sensazione comune dei vari operatori è però che non vi siano grossi quantitativi allo stoccaggio privato.

– Anche i bollettini del latte in polvere ci lasciano in qualche maniera perplessi. Lo scremato continua a salire ma non in maniera esagerata come si potrebbe supporre dall’impennata del latte crudo. Che cosa dire del latte in polvere intero che sembra non considerare l’aumento della materia grassa, visto che i bollettini calano in Francia e Olanda e restano invariati in Germania? Evidentemente c’è qualcosa sul mercato mondiale che la fa pensare in maniera diversa. Anche le offerte del latte in polvere scremato su settembre-dicembre non portano variazioni e restano invariate rispetto a quelle di tre settimane fa per la consegna pronta, ben contenti di capire insieme cosa succederà.

– Anche il siero sembra essere più confuso che mai, con la Germania che diminuisce l’alimentare e aumenta lo zootecnico, l’Olanda aumenta e la Francia addirittura diminuisce.

– La scorsa settimana, sui bollettini nazionali dei formaggi si è registrato soltanto un aumento delle quotazioni del Parmigiano Reggiano a Reggio Emilia. Quotazioni medie Ue in aumento per il Gouda a 3,31 €/kg, in calo per l’Emmentaler a 4,79 €/kg, stabili per l’Edamer a 3,30 €/kg e il Cheddar a 3,24 €/kg.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato

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