Modena – Dopo un lungo iter avviato nel 2015, la Commissione Europea ha ufficialmente accolto la richiesta di modifica del disciplinare dell’Aceto balsamico di Modena avanzata dal Consorzio di tutela e dal Masaf.
Sono tre, in particolare, i grandi temi toccati dalle modifiche:
- Nuovi parametri qualitativi dell’Aceto balsamico di Modena invecchiato: il disciplinare prevede un aumento della densità minima, abbassandone al contempo l’acidità. Alla dicitura ‘invecchiato’ sarà possibile affiancare l’indicazione del periodo minimo di invecchiamento pari a tre anni;
- Ampliamento della gamma di contenitori in cui sarà possibile imbottigliare il prodotto: sono infatti introdotte anche bottiglie più piccole, fino a 100 ml;
- Integrazione del sistema di controllo della filiera: le modifiche al disciplinare ampliano la gamma dei soggetti della filiera sottoposti al controllo dell’ente certificatore aggiungendo anche i produttori di vino; nel sistema di controllo vengono poi introdotte analisi isotopiche per verificare l’autenticità delle materie prime.
Bisogna ora attendere la pubblicazione delle nuove norme in Gazzetta Ufficiale e la modifica del piano di controllo che determinerà l’entrata in vigore e l’operatività di quanto disposto nel disciplinare.