Amarone e Valpolicella, Consorzio tutela preoccupato per speculazioni sui prezzi

Verona – “Siamo preoccupati per l’infittirsi di politiche e atteggiamenti commerciali aggressivi che coinvolgono la nostra denominazione. Per questo non possiamo che biasimare ogni palese tentativo di svilimento del valore delle nostre produzioni oltre la soglia di sostenibilità, in una filiera che fa della qualità e della durevolezza i propri punti di forza”. Così il presidente del Consorzio tutela vini Valpolicella, Andrea Sartori, ha commentato quanto riscontrato in alcuni punti vendita, dove si registra un abbassamento dei prezzi al pubblico di alcuni Amarone (ad esempio 7,29 euro a bottiglia) e Ripasso (4,5 euro a bottiglia). “In una fase congiunturale molto delicata per i vini di alta fascia – ha proseguito Sartori – siamo concentrati a mantenere sani i fondamentali della denominazione: giacenze e prezzo medio per l’Amarone si mantengono sotto la linea di allarme e sui valori dello scorso anno, inoltre l’assemblea ha adottato dei provvedimenti di tutela per l’intera filiera, anche in vista della prossima vendemmia. Ora, l’atteggiamento di pochi rischia di provocare una reazione a catena in cui a pagarne le spese sarà tutta la denominazione e, a lungo andare, anche i consumatori”. Stabilità confermata anche dai dati di Cantina Italia (Icqrf), secondo cui al 1° luglio 2020 le giacenze di Amarone si mantengono sui livelli dello scorso anno (-0,4%).

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