Antonio Rallo (Uiv): “Export vino 2016? Non siamo preoccupati ma nemmeno entusiasti”

2016-10-27T11:10:54+02:0027 Ottobre 2016 - 11:10|Categorie: Vini|Tag: , , , , , , |

Roma – Antonio Rallo, presidente dell’Unione italiana vini e dell’Osservatorio del vino, ha commentato i dati Ismea relativi all’export del vino tra gennaio e luglio 2016 resi noti nei giorni scorsi. “Continua il trend positivo già analizzato per i primi tre mesi dell’anno, però cresciamo poco e meno dell’anno scorso. Il valore dell’export da gennaio a luglio ha superato i 3 miliardi di euro e il ritmo è rallentato. Non siamo preoccupati ma nemmeno entusiasti, perché nonostante la domanda estera di vini italiani a Denominazione sia buona (+8% a valore e +4,5% a volume) sono sempre gli spumanti a trainare le vendite con un valore di 517 milioni di euro (+26%) e 1,3 milioni di ettolitri (+20%). In particolare, il Prosecco guida questa domanda con un incremento del 33% a valore (456 milioni di euro) e del 24% a volume (1,2 milioni di ettolitri) e non possiamo affidarci solo a questo prodotto per affermare il vino italiano fuori dai confini nazionali. I prossimi mesi saranno decisivi per definire valori precisi delle nostre esportazioni. Al momento, con una proiezione dei dati disponibili, stimiamo che potremmo chiudere il 2016 raggiungendo i 5,5 miliardi di euro”. Il numero uno Uiv poi conclude: “La performance nelle esportazioni del nostro vino a Denominazione conferma che qualità e territorio sono il vero valore aggiunto nella strategia produttiva del ‘vigneto Italia’. Proprio per questo motivo, dobbiamo migliorare e rafforzare la nostra capacità di investire in promozione. Oggi, non possiamo permetterci di perdere le risorse Ocm a disposizione e, domani, è necessaria una presa di posizione forte da parte delle Istituzioni per ottenere più fondi dedicati al settore da Bruxelles nel post 2020”.

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