Colonia (Germania) – Ad Anuga, per la prima volta, Federalimentare ha attuato un’attività di vigilanza e tutela sui prodotti made in Italy. Nei giorni della fiera, infatti, Federalimentare, in collaborazione con Fiere di Parma e con uno studio legale italo-tedesco, ha attivato per le sue aziende presso lo stand Cibus un desk gratuito di ascolto, consulenza legale e intervento contro l’Italian Sounding, ovvero l’utilizzo di denominazioni che richiamano l’origine italiana da parte di aziende straniere. “È essenziale”, dichiara il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, “un presidio costante che tuteli e protegga la vera italianità. Il lavoro fatto con Federalimentare ad Anuga è, in questo senso, un passo importante per contrastare concretamente il fenomeno dell’Italian Sounding e per tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana”. Alcuni prodotti con nomi evocativi dell’italianità, da pasta Ciao alla passata Tomatino, con tanto di tricolore in bella mostra, sono stati ritirati grazie al pronto intervento del desk negli stand della Serbia, dell’Ucraina, della Grecia, della Turchia, di Panama e della Romania, caso quest’ultimo ora al vaglio del tribunale di Colonia. “Finalmente il real Italian viene riconosciuto e tutelato anche fuori confine”, ha commentato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare. Anche secondo Antonio Cellie, Ceo di Fiere di Parma, “il desk ad Anuga è la testimonianza della validità di una alleanza strategica tra Fiere di Parma e Koelnmesse che garantisce, a livello mondiale, visibilità e promozione nonché tutela al nostro made in Italy alimentare”.
In foto: un prodotto Italian Sounding individuato in fiera (fonte: Federalimentare)