Vicenza – L’Asiago Dop Prodotto della Montagna, nel 2002, è cresciuto del 4%, passando dalle 69.600 forme del 2021 alle 72.378 forme. Quest’anno conferma la sua vitalità con l’ingresso nel consorzio di tutela di due nuove malghe trentine, Malga Marcai e Malga Bosson di Sotto. Intanto si rafforza la presenza di giovani tra gli storici produttori come Malga Pusterle ed è annunciata a breve la prima produzione dell’Asiago Dop Prodotto della Montagna Fresco del Caseificio degli Altipiani e del Vezzena, già produttore dell’Asiago Dop Stagionato.
“L’indissolubile legame tra il formaggio Asiago e il suo territorio”, afferma il direttore del consorzio Flavio Innocenzi, “è un’opportunità di ricchezza, un attivatore di energie positive e volano di crescita. Oggi la nostra produzione è considerata un esempio virtuoso a livello internazionale perché nel tempo ha saputo intraprendere la strada della sintesi tra sviluppo economico, crescita sostenibile, rispetto della natura e tutela della biodiversità”.
Il Rapporto 2022 sul turismo enogastronomico italiano parla anche di una crescente attenzione verso le esperienze dirette, in particolare legate al formaggio: il 74% dei turisti italiani dichiara di aver visitato luoghi di produzione nel corso dei viaggi degli ultimi tre anni.
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