Assemblea Grana Padano, focus sulla qualità. Sì ad alcune modifiche al disciplinare

2022-12-19T12:15:32+02:0019 Dicembre 2022 - 12:13|Categorie: Formaggi, in evidenza|

Montichiari (Bs) – “Nei nostri progetti non è lontano il giorno in cui esporteremo più Grana Padano Dop di quanto ne sarà consumato in Italia. Una data tanto più vicina quanto più potremo essere competitivi”. E’ quanto ha affermato il presidente del Consorzio tutela Grana Padano, Renato Zaghini, nel corso dell’Assemblea che si è svolta lo scorso venerdì 16 dicembre. “Non dipende infatti solo da noi, ma anche dalla semplificazione delle procedure burocratiche, che crediamo si possa ottenere se le nostre rappresentanze saranno in modo adeguato coinvolte negli orientamenti della pubblica amministrazione”. Proprio per questa ragione, Zaghini ha citato l’obbligo di riportare sulle confezioni di Grana Padano l’acronimo del ministero dell’Agricoltura, che, cambiando di volta in volta la dicitura, costa alle aziende milioni di euro.

E’ quindi intervenuto, nel corso dell’Assemblea, il ministro Lollobrigida, titolare del Masaf. Ha riassunto l’impegno del Governo per tutto il settore agricolo e zootecnico, soprattutto nei rapporti con l’Unione Europea, sottolineando la propria contrarietà all’etichetta Nutriscore. Ha dunque messo in evidenza la necessità di tutelare la qualità delle produzioni italiane: “E’ centrale consentire alle aziende di crescere e di puntare sui giovani perché il lavoro, la ricchezza e l’occupazione non si creano in laboratorio. Quindi, vogliamo incidere sui costi, aumentare le risorse e ridurre la burocrazia perché le aziende possano investire”, ha affermato Lollobrigida. Focus anche sugli accordi di libero scambio internazionali per la tutela del made in Italy.

Sono in seguito intervenuti anche Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, e Paolo Zanetti, presidente di Assolatte. Hanno espresso preoccupazione in merito all’aumento dei costi di produzione.

L’Assemblea si è conclusa con un’intervento del presidente del Coni Giovanni Malagò e di Roberto Giovannini, partner Kpmg, che ha presentato il piano marketing del Consorzio.

Durante l’Assemblea riservata ai consorziati del Grana Padano, invece, sono state riassegnate le quote aggiuntive previste dal Piano produttivo. Sono state approvate dal 99,45% dei consorziati anche modifiche al disciplinare di produzione. Tra queste, spicca l’obbligo che le vacche siano tutte nate e allevate nella vasta zona di produzione del Grana Padano. Via libera, con il 99,46% dei voti a favore, anche ad alcune modifiche del packaging.

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