Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: all’estero scarseggia la crema e i prezzi volano

2021-07-30T11:54:02+02:002 Agosto 2021 - 09:30|Categorie: Formaggi, in evidenza|Tag: , , , , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, rivela che il prezzo della panna sul mercato nazionale è trattata a prezzi superiori al bollettino. Al contrario, il latte crudo si ferma a 0,37-0,38 €/kg. Sui mercati esteri, invece, la panna è arrivata a toccare i 2,05 €/kg giovedì, quando già non c’era più disponibilità. Il burro risente dell’andamento della crema e all’estero le richieste arrivano a 3,950 €/ton. Di seguito il commento integrale, firmato da Paola Masci e Lorenzo Petrilli:

– Sul mercato nazionale la domanda si è appena appena ripresa per la panna nazionale di qualità trattata questa settimana a prezzi decisamente sopra il bollettino, la stessa cosa non vale per il latte crudo che viene trattato intorno a 0,37-0,38 €/kg e lo scremato intorno a 0,21 €/kg. All’estero invece il latte crudo trattato intorno a 0,38 0,39 €/kg reso Nord Italia e lo scremato intorno a 0,22 €/kg. E’ la crema che la scorsa settimana ha fatto il diavolo a quattro, mercoledì mattina trattata fino a 1,98 €/kg e già a partire da giovedì mattina non vi era più disponibilità per questa settimana con offerte a 2,05 €/kg. I suddetti prezzi si intendono franco arrivo Nord Italia con un costo di trasporto che incide tra 5 e 10 €/ton.

– A seguito delle performance della crema impazzisce anche il burro, con richieste su tedesco o polacco rimbalzate fino a 3,950 €/ton. Il bollettino che esce il mercoledì riportando i dati della settimana precedente è uscito già vecchio rispetto all’andamento di mercato. Ecco che a Kempten il burro resta invariato con 3,70 €/kg il minimo e 3,90 €/kg il massimo. L’Olanda addirittura cala di 0,05 €/kg portandosi a 3,75 €/kg e anche la Francia resta invariata a 4,20 €/kg non si
sa ancora per quanto. Qualcuno giustifica l’aumento della crema e di conseguenza del burro con la poca produzione tedesca e anche polacca e nei Paesi baltici dove per assurdo hanno un’estate calda e secca. Sul mercato ci sono già due linee di pensiero diverse: chi ritiene che la domanda sia molto forte e che il mercato continuerà a salire, ma anche chi dice che tanto settimana prossima saremo punto e a capo. In effetti a ben vedere è da più di qualche settimana che il mercato sembra essere sulle montagne russe con un up and down continuo.

– Tutti e tre i bollettini hanno una freccetta rossa verso il basso sia per il latte in polvere scremato alimentare e zootecnico così come il latte intero in polvere. In effetti vi sono ancora offerte allineate alle quotazioni del bollettino, ma ormai la maggioranza dei venditori ritiene che sull’ultimo quadrimestre vi sarà meno latte a disposizione e anche un po’ più di domanda, ecco che oggi le offerte sono anche oltre i 2.600 €/ton reso Nord Italia.

– In ribasso in Germania e in Olanda i bollettini del siero che resta invece invariato in Francia.

– Questa settimana, si rileva sui bollettini nazionali dei formaggi un aumento delle quotazioni del Parmigiano Reggiano a Modena e Reggio Emilia. Sui mercati esteri stabile il Cheddar in ribasso gli altri formaggi.

NB: I prezzi pubblicati devono essere considerati solo indicativi di una tendenza di mercato, in quanto miscellanea non solo di prezzi effettivi di vendita, ma anche di prezzi di offerte e/o richieste rilevate sul mercato

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