Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: speculazioni sulla crema e burro in rialzo

2018-03-13T11:45:03+01:0013 Marzo 2018 - 14:05|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti di mercato della scorsa settimana, che mostrano un quadro speculativo per la crema, con scarsa disponibilità di merce. Alta la raccolta di latte, in Europa. Sul mercato, si registra un rialzo dei prezzi del burro. In crescita, invece, le uotazioni minime del Parmigiano Reggiano mentre prosegue il calo di quelle del Grana Padano. Di seguito il commento integrale:

– Che mercato! Mercoledì mattina offerte di crema a 2,37 euro/Kg, mercoledì nel tardo pomeriggio a 2,32 euro/Kg e giovedì schizzata a 2,40 euro/kg senza disponibilità. Qualche grosso operatore estero cerca di giustificare la situazione con un’enorme domanda di formaggio e, addirittura, parla di latterie tedesche in cerca di latte crudo sul mercato per far fronte alla domanda di formaggio. Qualche altro grosso operatore si scusa, ammette di non capire più cosa stia succedendo e parla chiaramente di grossi contratti tra commercianti e futures senza scambio di merce reale. Quindi pura speculazione. L’unica cosa certa è che Pasqua si sta avvicinando ed è plausibile che qualcuno abbia bisogno di più merce del previsto. Latte crudo offerto a 0,295 euro/Kg e lo scremato offerto a 0,10 ma poi contratti chiusi a 0,09 euro/Kg. Sul mercato  nazionale la crema viene trattata tra 2,40-2,50 euro/Kg, con domanda buona ma non forte come la settimana scorsa. E’ invece aumentata molto la richiesta di latte scremato. Malgrado il grande freddo dei giorni scorsi abbia un po’ rallentato la raccolta di latte nel Nord-Europa, la disponibilità è comunque elevatissima, al punto che in Francia torri che abitualmente realizzano dei prodotti ad alto valore aggiunto sono obbligate a sprayzzare latte perchè la cooperativa non sa più dove metterlo.

– I bollettini del burro, come già detto settimana scorsa, non sono abbastanza reattivi; per questo, il bollettino tedesco fa segnare un ribasso di 0,20 euro sul minimo e di 0,10 euro sul massimo, rispettivamente 4,80 e 5,00 euro/Kg. L’Olanda fa segnare un lieve ribasso di 0,05 euro e si porta a 4,80 euro/Kg. La Francia conferma i 4,95 euro/Kg della settimana scorsa. Sul mercato però da ieri ci sono notevoli rialzi, con il burro tedesco a 4,85-4,90 euro/Kg consegnato e il polacco che è risalito a 4,65-4,70 euro/Kg. Il problema è che con sbalzi tali di settimana in settimana diventa assolutamente impossibile capire quale andamento potrebbe prendere il mercato.

– Latte in polvere: anche qui abbiamo da divertirci.  Non parliamo del mercato che resta comunque più o meno stabile e depresso, ma delle aste di intervento. Il 20 marzo si terrà un’altra asta di vendita di merce all’intervento, con la “modica” disponibilità di circa 95mila tons. Mi permetto di rammentare che, all’ultima asta, il latte è stato venduto a 1.100 euro/tons. Quello che è assurdo è che sempre il 20 marzo, i produttori che lo vorranno potranno provare a vendere il loro latte all’intervento.

– Siero in polvere: in Germania lo zootecnico stabile, alimentare in rialzo nella quotazione massima. In Olanda rialzo dello zootecnico, che si allinea ai prezzi tedeschi, e in Francia ribasso dello zootecnico che anche si allinea ai tedeschi.

– Le quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi questa settimana sono in aumento per l’Edamer a 2,90 euro/Kg e il Cheddar a 3,22 euro/Kg, stabili per il Gouda a 2,96 euro/Kg e in calo per l’Emmentaler a 4,33 euro/Kg. In Italia, in aumento le quotazioni minime del Parmigiano Reggiano a Modena e ancora in calo le quotazioni del Grana Padano di 0,05 euro a Milano, a Cremona. A Milano, in calo di 0,05 euro tutti i formaggi molli.

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