Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: prezzi della crema in costante rialzo

2017-11-13T15:17:50+02:0013 Novembre 2017 - 15:17|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti del mercato lattiero caseario, la scorsa settimana, che mostrano un nuovo aumento di prezzi per la crema e un’ulteriore diminuzione delle quotazioni per il burro, sia in Germania che in Francia. Il latte crudo resta stabile, intorno a 0,43 euro al chilogrammo, così come lo scremato, a 15-16/euro Kg. In Italia, le quotazioni dei formaggi fanno segnare un calo per il grana padano e un aumento, invece, per il parmigiano 24 mesi e oltre. Di seguito il commento integrale:

– Malgrado l’aumento costante delle produzioni di latte, la crema sembra essere diventata una chimera. Prezzi in rialzo quasi giornaliero che sfiorano, oggi, 2,70 euro/Kg reso, ma grande difficoltà nel trovarne. Sembra che Francia e Germania stiano facendo incetta di crema per produrre il burro necessario per le produzioni natalizie. Latte crudo sempre intorno a 0,42-0,43 euro/Kg e latte scremato tra 0,15-0,16 euro/Kg arrivo.
– Sebbene le quotazioni della crema siano in aumento, quelle del burro continuano la discesa. Kempten ha perso 0,15 euro sul minimo, oggi 5,05 euro/Kg e 0,35 euro sul massimo, oggi 5,25 euro/Kg. La Francia è diminuita di 0,30 euro ed è oggi a 5,00 euro/Kg, l’Olanda è rimasta invariata a 4,97 euro/Kg. Con una crema indicata oggi a 2,70 euro/Kg, il prezzo del burro dovrebbe essere almeno a 5,40 euro/Kg, ma sappiamo che i due non viaggiano sempre negli stessi binari. Offerte di burro allo stesso livello della settimana scorsa, vi è forse un leggero aumento per la merce fresca.
– Latte in polvere in ribasso in Germania, stabile in Francia e in Olanda. In uno speciale Comitato dell’agricoltura si è parlato ancora delle probabili nuove condizioni dell’acquisto dall’intervento del prossimo anno. Le indicazioni dicono che il prezzo fisso, l’anno scorso assicurato fino a 109mila tons, nel 2018 non sarà più garantito. Mi permetto di ricordare che la prossima asta di vendita si terrà martedì 21 novembre e sapremo i risultati il giovedì successivo. Sicuramente tutte queste voci su quello che sarà il nuovo regolamento di acquisto dell’intervento, così come sulle aste di vendita della merce stoccata, creano agitazione su mercato che vede quotazioni ai livelli minimi, ma che per fortuna sta andando bene in export. Anche a questo proposito, le vendite in Giappone nei primi nove mesi del 2017 sono aumentate dell’82,8%.
– Bollettini del siero in polvere in calo in Germania, in leggero aumento in Olanda e sulle montagne russe in Francia. Se la settimana scorsa era aumentato da 0,55 a 0,57 euro/Kg, questa settimana è ritornato giù a 0,54 euro/Kg. Il mercato del siero francese sembra pazzo e incomprensibile come quello di burro e crema.
– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per il cheddar a 3,46 euro/Kg e per l’emmentaler a 4,43 euro/Kg, stabile per l’edamer a 3,43 euro/Kg e in aumento per il gouda a 3,44 euro/Kg. In Italia, quotazioni del grana padano in calo a Milano, Cremona e Mantova; in aumento il parmigiano reggiano 24 mesi e oltre e il pecorino romano, a Milano. Il Giappone è tra i Paesi dell’Est e del Sud-Est asiatico che registra un consumo di prodotti lattiero caseari, 80 kg pro-capite, ben superiore agli altri Paesi. Le importazioni giapponesi di formaggio nel mese di settembre sono aumentate del 24,1%, 22.127 tons, rispetto allo stesso mese 2016.

asso

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