Brasile, cresce l’import dell’alimentare made in Italy

2022-01-17T15:11:56+02:0017 Gennaio 2022 - 15:11|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , , , , |

San Paolo (Brasile) – Il made in Italy ‘va forte’ in Brasile. Secondo i dati dell’ufficio Ice di San Paolo, nel 2021 le importazioni brasiliane di alimenti e bevande provenienti dall’Italia hanno toccato i 238,3 milioni di dollari (circa 209 mln euro). Una cifra in rialzo del 3% rispetto al 2020, quando si registravano 231,3 milioni di dollari (202,9 mln euro), e del 4,1% sul 2019, che si fermava a 228,9 milioni di dollari (200,8 mln euro). Grazie a questi risultati, l’Italia si colloca al nono posto tra i maggiori fornitori del Brasile per il food&beverage, con una quota del 2,4% dell’import totale. Tra i principali prodotti italiani importati dal Brasile nel 2021 figurano i vini (43 milioni di dollari), la pasta secca e farcita (30,9 mln dollari), l’olio extravergine (21,5 mln dollari), le conserve e i sughi di pomodoro (30,9 mln dollari). Seguono kiwi (14 mln dollari), mele (14 mln dollari), wafer e waffle (12,2 mln dollari), cioccolato e derivati (9,3 mln dollari), sughi (8 mln dollari), riso e preparazioni per risotto (7,7 mln dollari). E ancora: succhi ed estratti vegetali (esclusi liquirizia e luppolo – 5,8 mln dollari), formaggi (3,6 mln dollari), farine di frumento (3,6 mln dollari), prodotti di salumeria (2,8 mln dollari) e aceti (2,1 mln dollari). La crescita maggiore, in particolare, viene registrata dai vini, che nel 2021 ottengono un +19,4% in valore e +9,8% in volume rispetto all’anno precedente. Seguono prosciutti e insaccati (+66,8%), succhi ed estratti vegetali (+49,6%), caffè (+28%), wafer e waffle (+26,5%) e farine di frumento (+23,3%). Calano, invece, i dati a valore relativi a kiwi (-36,0%), mele (-31,5%) e cioccolatini/prodotti a base di cioccolato (-21,9%).

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