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Caffè, calano del 5,8% le vendite in Distribuzione moderna. I rincari penalizzano i discount

2022-08-31T10:33:34+02:0031 Agosto 2022 - 10:33|Categorie: Grocery, in evidenza|Tag: , , , |

Milano – L’aumento dei prezzi mette a dura prova il comparto del caffè. Negli ultimi 12 mesi, ben prima dello scoppio del conflitto in Ucraina, il caffè negoziato presso le borse internazionali ha registrato un aumento del 50%. Rispetto ai minimi del 2020, invece, le quotazioni vedono un trend rialzista del 100%. A monitorare l’andamento del settore è un’analisi condotta da Iri. Nel primo semestre 2022, il comparto del caffè tostato in Distribuzione moderna è cresciuto del +1,4% a valore ma è calato del 5,8% in termini di unità vendute. Moka, capsule, espresso, grani e filtri mostrano percentuali negative a volume, mentre quello delle cialde è l’unico segmento a mostrare percentuali di crescita a valore (+27,6%) e a volume (+8,5%). A incidere su questo decremento generalizzato è il forte aumento del costo della materia prima, a cui si aggiunge una minor efficacia promozionale, soprattutto nel segmento della moka. Per quanto riguarda i canali di vendita, si nota una flessione generalizzata delle vendite in tutti i formati: ipermercati (-3,9%), supermercati (-5,7%), libero servizio (-5,2%). In particolare sofferenza i discount (-7%), canale in cui il prezzo è una leva fondamentale: l’incremento del costo della materia prima e il conseguente aumento dei prezzi al consumo hanno avuto ripercussioni sulle vendite di caffè. A luglio, l’aumento del prezzo/kg nel discount ha toccato +16,4%, il doppio rispetto a quello registrato nello stesso periodo a totale Italia (Iper+Super+libero servizio+discount), pari al +8,1%.

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