Caso Montepulciano: l’Istituto marchigiano di tutela vini chiede “uno sforzo di responsabilità”

2023-12-19T16:26:20+02:0019 Dicembre 2023 - 16:26|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Roma – Il 18 dicembre alla commissione Agricoltura della Camera si è tenuta un’audizione dedicata al dossier Montepulciano, in presenza dei rappresentanti di Abruzzo, Marche, Molise e Puglia. All’esame la possibilità di inserire in retro etichetta il nome del vitigno, osteggiata dall’Abruzzo ma reclamata dalle organizzazioni di produttori di altre regioni italiane. Tra queste l’Istituto marchigiano di tutela vini (Imt), come si evince dalle parole del suo presidente, Michele Bernetti (foto): “Sarebbe scorretto se ogni territorio si riservasse un vitigno, impedendo agli altri produttori una comunicazione trasparente nei confronti dei consumatori. Lo è ancora di più per un vitigno come il Montepulciano, che in Italia conta 35mila ettari coltivati di cui 2.900 solo nelle Marche”. E prosegue: “Serve uno sforzo di responsabilità da parte di tutti gli attori in gioco per trovare una linea comune”.

Per l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Andrea Maria Antonini, intervenuto in videoconferenza: “Si paventa la possibilità che si possa sostituire Montepulciano con il sinonimo Cordisco (leggi qui), un’ipotesi che va contro il nostro interesse ma anche contro il principio di un decreto etichettatura fortemente orientato sulla trasparenza verso l’utente”. Secondo Imt, l’ipotesi abruzzese di inserire in etichetta il sinonimo Cordisco anziché Montepulciano risulta penalizzante per le Dop Rosso Piceno e Rosso Conero che hanno contenuti obbligatori di uva Montepulciano in percentuali prossime al 100%.

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