Crefis: in calo la redditività degli allevatori, cresce quella dei macellatori

2021-01-15T08:47:44+02:0015 Gennaio 2021 - 08:30|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , , , |

Mantova – Nell’ultimo mese, i prezzi dei suini da macello sono calati ulteriormente sia su base congiunturale che tendenziale. Una situazione causata dall’emergenza Covid-19 e dalle recenti notizie riguardanti i blocchi cinesi alle importazioni di carni suine europee, in particolare tedesche, per motivi sanitari, con conseguente difficoltà di ricollocamento del prodotto sul mercato. Il calo dei prezzi dei suini da macello pesanti e l’aumento dei prezzi dei fattori di produzione (in particolare della soia) utilizzati per la loro alimentazione, hanno portato ad un forte calo della redditività dell’allevamento di suini pesanti per il circuito tutelato, sia rispetto al mese precedente (-12,2%) che allo stesso mese dello scorso anno (-38,2%). Il calo dei prezzi dei suini, unito all’aumento delle quotazioni dei lombi, ha invece portato ad un ulteriore aumento della redditività della fase di macellazione, cresciuta del +13,5% rispetto a novembre. Positiva anche la variazione tendenziale: +30%. La redditività degli stagionatori di prosciutti di Parma è tornata a crescere, sia pure solo leggermente e solo su base congiunturale, sia per i prodotti leggeri (+1,3%) che per quelli pesanti (+1,1%), mentre resta fortemente negativo il confronto con lo scorso anno. Ancora in aumento la redditività degli stagionatori di prosciutti non Dop: +2,7% i leggeri e +6,8% per i pesanti rispetto a novembre. Il differenziale di redditività tra le produzioni Dop e tradizionali resta a favore di queste ultime.

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