Lazise (Vr) – A parlare per Tinazzi è Giulia Ledda, responsabile della comunicazione, che ci presenta il punto di vista di un’azienda che lavora quasi esclusivamente per l’estero e per il canale Horeca. “Lavorare al 90% fuori dall’Italia ci sta al momento mantenendo più o meno stabili, perché gli ordini continuano ad arrivare e se ci sono paesi come Usa e Regno Unito che stanno per fermarsi, stiamo vedendo con i nostri occhi la rinascita della Cina”. Là dove tutto era partito, infatti, si sta tornando gradualmente alla normalità: “Sicuramente è un bel segnale e ci permetterà di avere una domanda stabile. I problemi adesso arriveranno forse dalla filiera, perché questo blocco sta mettendo molti in difficoltà e la produzione continua per tutti, ma è rallentata. Mi chiedo, per esempio, se avremo ancora i tappi o i cartoni dove inserire i vini quando finiranno le nostre scorte, e non sarà fra molto. Diciamo che, come tutti, dobbiamo vivere giorno per giorno, costantemente in contatto con i nostri clienti nel mondo e anche con gli organizzatori di fiere ed eventi ai quali partecipiamo. A luglio avremo Vinexpo a Hong Kong, si farà? Ancora non ci sono certezze. Purtroppo anche gli enti fiera talvolta temporeggiamo e questo non aiuta le aziende a organizzarsi”. I vini delle nuove annate devono comunque uscire ora sul mercato, con etichette ridisegnate e in bottiglie di formato reginetta, ma senza possibilità di grande clamore e promozione delle grandi fiere. L’azienda quindi non si ferma e continua anche le attività solidali, come quella che vede Tinazzi a fianco della Federazione italiana medici di famiglia di Verona in un crowdfunding per l’emergenza (visibile anche sul loro sito www.fimmgverona.org). Per la stessa associazione, l’azienda già finanzia un progetto di formazione dei medici nell’ambito del riconoscimento dei disturbi neurologici funzionali.
