Domanda cinese di prodotti caseari: -30% rispetto a inizio 2022

2023-03-24T11:01:09+02:0024 Marzo 2023 - 11:01|Categorie: Formaggi, Mercato|Tag: , , , |

Pechino (Cina) – A inizio 2023, la domanda cinese di prodotti caseari, anche se in linea con gli ultimi mesi del 2022, è comunque debole rispetto agli anni passati: -30% tra gennaio e febbraio 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022. Colpa dei prezzi elevati e della maggiore produzione di latte in Cina, cresciuta del 6,8% rispetto al 2021. E anche il mese di gennaio, di solito favorito dal dazio 0, ha visto salire le quantità di importazioni. Di seguito, i dati di Clal.

Registra valori positivi la polvere di siero (+61,5%), proveniente da Usa e Ue. Bene anche i formaggi grattuguiati (+48,8%), dalla Nuova Zelanda. Registrano una flessione, invece, burro (-22%) e panna (-40%) nel periodo febbraio-gennaio (2023 vs 2022). Rimane debole anche l’import di Wmp, mentre sale quello di Smp (+43%, arrivando a 12mila tonnellate) a febbraio 2023 (rispetto a febbraio 2022. Andamento in calo dell’asta Gdt: il 21 Marzo ha segnato una diminuzione dell’Average Winning Price del -2,6% rispetto all’evento precedente. 

Crescono del 5,8% le quantità esportate dalla Nuova Zelanda (primi due mesi 2023 vs stesso periodo 2022). Hanno aiutato la ripresa delle produzioni di latte (+1,7%) e unridimensionamento dei prezziin attoda Agosto 2022. Aumentano le esportazioni neozelandesi di burro (+7,2%, soprattutto verso Australia, Messico e Corea del Sud), di formaggi (+19,6%, verso Cina, Giappone e Corea del Sud) ed Smp (+68,4%, verso Cina, Indonesia e Vietnam). Le esportazioni di Wmp, invece registrano un calo del -11,5%: minori gli acquisti da parte della Cina, mentre maggiori quantità sono state vendute in Algeria e Emirati Arabi.

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