Emergenza rincari, aumenti fino all’85% per la banda stagnata. La denuncia di Ancit

2022-02-18T09:48:24+02:0017 Febbraio 2022 - 16:44|Categorie: Grocery|Tag: , , |

Milano – Ancit (Associazione conservieri ittici e delle tonnare) esprime forte preoccupazione in merito all’emergenza rincari che si sta abbattendo sul comparto. Oltre a energia e gas, ci sono infatti anche altre materie prime che stanno vedendo lievitare il loro prezzo. È il caso della banda stagnata usata per le scatolette, che incide per il 30% sui costi di produzione. Nel 2021, ha registrato aumenti fino all’85%. Si tratta di un aumento che impatta in maniera rilevante sul settore che, ogni anno, utilizza circa 650 milioni di scatolette per un totale di circa 16mila tonnellate di banda stagnata. Non mancano poi i costi legati ai laminati a caldo (+60%) e laminati a freddo (+30%), usati proprio per produrre la banda stagnata, così come l’alluminio (+41%). Oltre a petrolio greggio (+50%), gas naturale (+342%) ed energia elettrica (+221%), cresce il prezzo del trasporto su container (+243%) e dell’olio d’oliva (+38,4%). “Ne abbiamo viste tante di crisi ma come questa mai. Siamo compressi tra l’incremento dei costi e l’esigenza di non farlo ricadere sul consumatore finale. Stiamo tenendo duro ma non riusciremo a resistere a lungo a questi ritmi e senza interventi strutturali restiamo esposti agli shock”, spiega Simone Legnani, presidente Ancit. “Si rischia di far spegnere la macchina a molte aziende, minacciando la ripresa italiana. È necessario che tutti gli attori coinvolti riflettano e agiscano responsabilmente per garantire continuità e sopravvivenza all’intero comparto. I prezzi vengono infatti ridefiniti mese per mese e quindi non si riesce ad effettuare una pianificazione. È per questo che facciamo appello a tutti gli attori della filiera, dai produttori alla distribuzione fino alleiIstituzioni e la politica. Solo facendo sistema potremo affrontare e superare una situazione come quella attuale”.

 

 

Torna in cima