Mosca (Russia) – Da febbraio la Russia ha disposto il blocco delle importazioni di carni bovine e suine prive della certificazione che garantisce l’assenza di residui di ractopamina, lo steroide che accelera la crescita dell’animale e che rende le carni più magre. Come fa sapere oggi Anas (l’Associazione nazionale allevatori suini), con questo provvedimento la Russia si allinea agli altri Paesi, come Cina e Unione Europea, in cui la somministrazione di farmaci beta-agonisti agli animali destinati alla produzione di alimenti è vietata. Dopo l’Ue, il Brasile, il Canada e gli Usa sono i principali fornitori di carne suina della Russia. Nello specifico, in Brasile l’uso di ractopamina è consentito, ma sembra che i fornitori brasiliani abbiano già provveduto a garantire alla Russia che ogni partita di carne inviata nel Paese sia accompagnata da documenti in cui si certifica l’assenza dello steroide nella carne. Per quanto riguarda gli Usa, gli allevamenti nord-americani dovranno ora adeguarsi alle richieste russe per non perdere la loro quota di mercato. (ML)
ESTERI
La Russia vieta l’import di suini allevati con l’aiuto di ractopamina
RepartoGrafico2013-03-07T09:56:33+02:007 Marzo 2013 - 09:56|Categorie: Salumi|Tag: ractopamina, Russia, suini|
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