Milano – I volumi di investimento nel retail – centri e parchi commerciali, outlet, high street del lusso – in Europa nel terzo trimestre 2023 ammontano a 28,9 milioni di euro. Il 44% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di una flessione significativa, ma comunque minore in confronto al -58% messo a segno dagli uffici e al -60% della logistica. Questi i dati pubblicati da Bnp Paribas. Che dimostrano però che nonostante il calo, il settore retail guadagna quote di mercato. Sempre nel Q3 2023, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, la market share è passata dal 15% al 19%. Mentre la logistica cala dal 24 al 20% e gli uffici dal 37 al 31%.
“In Italia da un lato permane una rigidità del venditore sul prezzo, che non va incontro le istanze degli acquirenti. Rispetto al repricing già in atto in altri Paesi è difficile essere competitivi”, spiega Roberto Limetti, managing director di Pradera, retail property investment, fund e asset management business, al Mapic di Cannes – fiera del real estate retail in scena dal 28 al 30 novembre – come riporta il Sole 24 Ore. “Dall’altro, tradizionalmente, sul retail italiano mancano gli investitori istituzionali (banche, assicurazioni, fondi di previdenza) perché l’asset class è percepita come più rischiosa”.
