Fivi soddisfatta: il Mipaaf definisce l’uso commerciale del ‘nome geografico più ampio’

Roma – Grande soddisfazione per la Fivi (Federazione italiana vignaioli indipendenti), che da tempo richiede maggiore chiarezza per un corretto uso commerciale dell’indicazione del nome geografico più ampio (regione o provincia) in cui ricade la zona di produzione di un determinato vino Dop o Igp. Il 31 dicembre, infatti, il Mipaaf ha pubblicato una circolare riguardante la possibilità di dichiarare nell’etichetta o nella fascetta sulla bottiglia e nella comunicazione aziendale (sito internet, brochure, …), in quale regione e/o provincia sono prodotti i vini. Questo vale pure nel caso in cui anche il nome del capoluogo o della regione siano registrati come Docg, Doc o Igt diverse da quella del vino prodotto. Provincia e Regione potranno sempre essere indicate – distanti dalle indicazioni obbligatorie per legge e in carattere di altezza massima 3 mm e larghezza massima 2 mm – purché non vi sia la possibilità di usurpazione dei diritti di un territorio più vasto e abbiano chiaramente il solo scopo di dare una collocazione inequivocabile alla sede aziendale. La circolare precisa quindi come applicare, in Italia, le disposizioni contenute nel Regolamento europeo 1308/2013.

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