Il Business report di ProWein 2025 analizza trend e sfide del mondo vino

2025-01-16T14:40:42+01:0016 Gennaio 2025 - 14:34|Categorie: Vini|Tag: , , |

Düsseldorf (Germania) – Presentata l’ultima edizione del ProWein Business Report, che dal 2017 analizza presente e futuro del settore vinicolo mondiale, in attesa di ProWein 2025, che si terrà a Dusseldorf, in Germania, dal 16 al 18 marzo 2025.

Per conto della fiera, l’università di Geisenheim ha intervistato – per l’ottavo anno consecutivo – oltre 1.300 operatori da 30 Paesi (tra produttori, importatori, enotecari e ristoratori) sullo stato generale del settore alla fine del 2024.

Tra le principali ‘preoccupazioni’ rilevate dagli analisti, quelle di natura economica e di cambiamento delle abitudini dei consumatori. In particolare, sebbene le pressioni sui costi si siano leggermente attenuate – segnalate dal 65% dei rispondenti rispetto al 73% dello scorso anno – queste continuano a rappresentare una delle maggiori preoccupazioni, soprattutto i produttori di Germania, Usa, Nuovo Mondo e Spagna.

Circa la metà dei produttori e degli esperti – in particolare in Nord America, Austria, Portogallo e Germania – definisce invece “critico” il calo dei consumi di vino a causa delle preoccupazioni per la salute. Anche la consapevolezza rispetto a politiche più severe in materia è cresciuta in modo significativo all’interno degli ultimi due sondaggi. Oggi, il 43% dei rispondenti considera le politiche più severe in materia di consumo di alcolici come una “sfida cruciale”. È invece una grande preoccupazione dei produttori francesi il futuro del commercio internazionale, anche in vista del prossimo insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.

Guardando all’anno appena concluso, la maggior parte dei produttori ha registrato un calo dei volume di vendite, particolarmente pronunciato in Germania, Francia e Austria. È stato rilevato anche uno spostamento degli acquisti verso la fascia più bassa del mercato. Solo la metà degli esperti ritiene infatti che i vini premium e super-premium siano capaci di resistere alle crisi economiche. Il 50% degli operatori riconosce che l’attuale prezzo dei vini super-premium ha raggiunto livelli insostenibili, limitandone il potenziale di crescita.

Il rapporto conferma anche il trend fortunato di vini bianchi e spumanti in tutti i mercati internazionali, anche se la crescente preferenza per i vini a bassa gradazione alcolica e per quelli dealcolati mostra significative variazioni regionali.

 

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