Roma – Sembra farsi sempre più difficile la posizione di Nunzia De Girolamo. Il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali è finito nella bufera dopo la pubblicazione da parte de Il Fatto quotidiano di alcune intercettazioni del 2012, in cui l’allora deputata del Pdl parlerebbe, con una certa disinvoltura, di questioni legate alla sanità della zona del Sannio e di alcuni affari di famiglia. Si va dall’affidamento di un servizio per il 118, dei problemi legati alla concessione di un bar, all’interno dell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento, di proprietà di un parente del Ministro e, ancora, di un controllo realizzato in un negozio di latticini di un presunto amico. Le registrazioni sono state realizzate segretamente e in casa del Ministro, dall’ex direttore amministrativo dell’Asl di Benevento, Felice Pisapia e depositate nel corso di un’inchiesta, per cui lo stesso Pisapia è stato sottoposto all’obbligo di dimora a Salerno. Da più parti sono state avanzate le richieste di dimissioni di Nunzia De Girolamo, che, è bene ricordarlo non risulta indagata. Per ora, il Ministro non mostra alcuna intenzione di rimettere il mandato. Anzi sul proprio sito web, si difende con forza: “Sono più che disponibile a chiarire al più presto in Parlamento gli aspetti di questa sconcertante vicenda che mi vede sottoposta a un linciaggio mediatico senza precedenti pur non essendo io coinvolta nell’indagine. Ribadisco di essere vittima di registrazioni abusive in casa mia da parte di chi è stato sottoposto a misura cautelare dalla magistratura per presunti reati commessi nell’Asl di Benevento e di testimonianze raccolte dai giornali da parte di personaggi già noti alle forze dell’ordine e ai giudici”.
