Il punto settimanale sul mercato di Assocaseari: in calo il burro, stabile il latte crudo

2017-12-12T12:25:23+01:0012 Dicembre 2017 - 12:25|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , , , , , , , |

Cremona – Assocaseari analizza gli andamenti del mercato lattiero caseario, la scorsa settimana, che mostrano un quadro stabile per le quotazioni del latte crudo, a 0,38 euro al chilogrammo. Quanto al burro, si registra un calo su tutti i bollettini, con un deciso ribasso su quello olandese, chiuso a -0,25 euro/Kg. Stabili il siero e il latte in polvere, così come i formaggi italiani ad eccezione del parmigiano, in crescita di 0,05 euro al chilogrammo. Di seguito il commento integrale:

– Crema estera particolarmente soggetta ai programmi dell’ultimo momento, addirittura ad inizio settimana se qualcuno avesse avuto bisogno di consegne estremamente veloci si sarebbe trovato a pagare prezzi intorno ai 2,40 euro/Kg; per inizio settimana prossima è stata trattata a 2,26 e si parla di 2,20 euro/Kg sulla seconda metà della settimana. Sul mercato nazionale la crema viene trattata intorno a 2,48 euro/Kg. Ancora oggi molta richiesta di merce nazionale. Latte crudo stabile a 0,38 euro/Kg arrivo e lo scremato invece trattato a 0,105 euro/Kg arrivo.

– Se la panna segue un andamento abbastanza tipico per questo periodo dell’anno, il burro resta sempre alquanto movimentato. Questa settimana non è tanto Kempten, che vede un ribasso di  0,05 euro per il minimo, che si porta oggi a 4,45 euro/Kg e di 0,04 euro per il massimo, oggi a 4,96 euro/Kg con un prezzo medio di 4,705 euro/Kg; non è nemmeno la Francia, che con un ribasso di 0,10 centesimi si porta a 4,90 euro/Kg, ma è bensì l’Olanda che, con un ribasso di 0,25 euro, si porta da 4,91 euro/Kg a 4,66 euro/Kg e quindi ottiene il primato del prezzo più basso.
Offerte a prezzi ancora più bassi dove si sente parlare di 4,30 euro/Kg per consegne a gennaio. La Nuova Zelanda ha diminuito le esportazioni di burro del 28,5% e di butteroil del 45,2% ott. 2017/ott.2016. Ciononostante, tra metà 2016 e agosto 2017, la Nuova Zelanda ha esportato il 26% di burro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, soprattutto verso la Cina 20,5%, l’Australia 9,1% e l’Indonesia 5,1%.

– Il latte in polvere è invece rimasto stabile su tutti e tre i listini, tedesco, francese e olandese. L’unico leggero ribasso è sul listino olandese per la merce per uso alimentare. Sempre molta curiosità per quello che succederà la settimana prossima con le nuove offerte di acquisto per merce giacente all’intervento. Molti operatori ritengono che la Commissione, riguardo alla merce giacente all’intervento, non sappia proprio come comportarsi. Le esportazioni neozelandesi di Wmp sono diminuite del 6,7%, 117.011 tons, in ottobre rispetto all’ottobre 2016 e dell’1,9% nel periodo genn-ott. 2017/genn-ott. 2016. Il Wmp è stato venduto in Cina 29,9% (+25,4% gen-ott. 2017/gen-ott. 2016), Emirati Arabi 8,5% e Algeria 8,2%. Anche le esportazioni neozelandesi di Smp sono diminuite del 6,8%, 42.275 tons. Le importazioni giapponesi di Smp sono aumentate del 52,4% in ottobre 2017 rispetto a ottobre 2016 e del 56,8% genn-ott. 2017/genn-ott. 2016. Il Giappone importa Smp soprattutto da Nuova Zelanda, Australia e Usa. La Ue esporta il 17% di Smp in Giappone.

– Bollettini del siero in polvere stabile in Francia e in Olanda, in rialzo invece quello per uso alimentare in Germania.

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in continuo calo per l’edamer a 3,27 euro/Kg e per il gouda a 3,38 euro/Kg, in aumento per l’emmentaler a 4,64 euro/Kg e stabile per il cheddar a 3,29 euro/Kg. In Italia, quotazioni stabili; in aumento di 0,05 euro la voce massima del parmigiano reggiano a Milano, Modena e Reggio Emilia. Nell’ottobre 2017, la Nuova Zelanda ha esportato 27.832 tons di formaggio, -16,2% rispetto all’ottobre 2016. Il Giappone è la sesta destinazione dell’export di dairy dalla Ue in termini di valore e importa principalmente formaggio. Nel 2017, in ottobre le importazioni giapponesi di formaggio sono aumentate, nonostante in ottobre ci sia stato un leggero calo dello 0,2%, 21.338 tons, rispetto all’ottobre 2016. Oltre che dalla Ue, il formaggio proviene da Nuova Zelanda, Australia e Usa. La Ue esporta il 33% di formaggio in Giappone.

 

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