Inchiesta Duroc danesi: al Consorzio Prosciutto di Parma risarcimento da un milione di euro

2021-12-06T09:28:20+02:006 Dicembre 2021 - 09:28|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: |
Torino – E’ una sentenza storica, quella del Tribunale di Torino con a tema l’utilizzo di tipi genetici non ammessi dai disciplinari Dop. Il Tribunale ha infatti stabilito un risarcimento di oltre un milione di euro a favore del Consorzio del Prosciutto di Parma per il danno di immagine seguito alla vicenda giudiziaria. Il Consorzio è infatti risultato estraneo alla frode commessa da alcuni allevamenti, macelli e centri di genetica piemontesi. “Il Tribunale di Torino”, fa sapere il Consorzio, “ha accolto integralmente le richieste risarcitorie, formulate anche in relazione alla vasta eco mediatica propagatasi a livello internazionale, condannando inoltre i convenuti a pagare gli interessi e tutte le spese processuali. Il risarcimento, che ammonta a oltre un milione di euro, sarà investito per rafforzare ulteriormente il sistema di controllo, di vigilanza e di tutela del prodotto”. Commenta Paolo Tanara, capogruppo dei prosciuttifici dell’Unione parmense industriali (Upi): “E’ la prima volta che viene riconosciuto un danno di immagine a un Consorzio di tutela. Il Consorzio e i suoi produttori sono stati vittime di questa frode, perpetrata ai loro danni. Era già chiaro chi aveva frodato ma lo ribadisce il fatto che, in tempi rapidi, sia stato riconosciuto il danno reputazionale e di immagine per un prodotto di eccellenza come il Prosciutto di Parma. È una truffa che si è infilata nelle pieghe del regolamento. Sebbene non ci fossero rischi per la salute, la materia prima pagata dai produttori non era conforme alle regole. Il sistema della Dop è la vittima”.

 

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