Industria della carta, in Italia il 22,8% degli scarti finisce ancora in discarica

2022-05-20T10:34:07+02:0020 Maggio 2022 - 10:34|Categorie: Tecnologie|Tag: , , , , , |

Milano – Il ricorso alla discarica nel settore della carta in Italia rappresenta il 22,8% del totale dei rifiuti del comparto. Un valore doppio rispetto alla media europea. Questo è quanto emerge dal Rapporto ambientale dell’industria cartaria in Italia, per il periodo 2021-2022, realizzato da Assocarta e Legambiente e presentato ieri, giovedì 19 maggio a Pescia (Pt). Tra i principali ostacoli al riciclo, figura proprio l’assenza di infrastrutture per la gestione degli scarti. Su una nota più positiva, però, il rapporto rivela che l’85% degli imballaggi in carta viene comunque riciclato e il 63% delle fibre impiegate proviene da riciclo. Il rapporto illustra anche il trend economico del settore. Che nel 2021 ha registrato un fatturato pari a 8,18 miliardi di euro. Durante i primi due mesi del 2022, il fatturato ha messo a segno un +53,6% sui primi due mesi del 2021. Tuttavia, tale incremento è in gran parte dovuto ai costi delle materie prime e dell’energia. La produzione nello stesso periodo è infatti aumentata del 4,1% sul 2021. Stefano Ciafani, presidente di Legambiente, commenta: “Gli aumenti dei costi energetici dovuti alla speculazione rendono urgenti segnali concreti su diversi fronti: semplificazioni degli iter, rafforzamento del mercato dei prodotti riciclati e certezze normative per la costruzione di impianti di digestione anaerobica per produrre biometano”. Tiziano Pieretti, vicepresidente di Assocarta, aggiunge: “Grandi sfide in una congiuntura europea non facile ma che vede un’industria cartaria resiliente”.

Torna in cima