Milano – L’emergenza sanitaria non compromette il bouquet di partecipazioni di Italmobiliare, la holding di investimento presieduta dalla famiglia Pesenti. Come riferisce La Repubblica, il valore netto (Nav) che a fine 2019 era di 1,74 miliardi, nel 2020 è salito a quota 1,83 miliardi di euro, nonostante la distribuzione di dividendi e i buyback che negli ultimi cinque anni hanno garantito ai soci del gruppo un ritorno complessivo sull’investimento (Tsr) del 70%. “Dato l’attuale contesto economico e di mercato, la cassa è la materia prima con cui cogliere le opportunità che si presenteranno nei prossimi mesi”, spiega Carlo Pesenti, azionista e consigliere delegato di Italmobiliare, al quotidiano. “Mi riferisco ad aziende sane, che hanno bisogno di supporto finanziario, strategico e manageriale per riposizionarsi e accelerare nel percorso di crescita, non di società in crisi che necessitano di un turnaround”. Al vaglio diverse operazioni, sia con Italmobiliare che con la sua controllata Clessidra, che ha appena ultimato l’acquisizione dell’azienda vinicola Botter. Tra i potenziali target, alcune imprese del mondo agroalimentare e, in particolare, del settore vinicolo. “Ci piace investire insieme a belle aziende per aiutarle a crescere”, continua Pesenti. “Vedo tante opportunità come è stato il caso di Caffè Borbone, che in pochi anni è cresciuta moltissimo, non ha debito ed è pronta a espandersi oltre i confini”.
