Aceto balsamico: la Slovenia tenta di aggirare le norme di tutela europee. La reazione di consorzi e istituzioni

Modena – Nuova invettiva contro l’aceto balsamico di Modena e l’intero sistema delle Dop e delle Igp italiane. Il Governo sloveno, infatti, ha notificato alla Commissione europea una norma tecnica nazionale in materia di produzione e commercializzazione del famoso ‘Oro nero’ che cerca di trasformare la denominazione ‘aceto balsamico’ in uno standard di prodotto. L’operazione, però, è in netto contrasto con i regolamenti comunitari che tutelano il sistema Dop e Igp e che ne disciplinano l’etichettatura. “Secondo la nuova norma slovena, in fase di valutazione presso la Commissione europea, qualsiasi miscela di aceto di vino con mosto concentrato si potrà chiamare, e vendere, come ‘aceto balsamico’”, spiega Federico Desimoni, direttore del Consorzio aceto balsamico di Modena. Uno smacco che potrebbe non rimanere circoscritto al solo settore, ma potrebbe danneggiare tutto il sistema delle Dop e Igp italiane. Interviene anche il mondo politico, grazie alle parole dell’onorevole Benedetta Fiorini, segretario della Commissione attività produttive: “La problematica evidenziata dal Consorzio è grave e urgente e rappresenta una priorità per la tutela del sistema Paese […] E’ necessario rafforzare concretamente l’azione di tutte le strutture della filiera per garantire sostegno, tutela e promozione. Tutelare la qualità significa garantire identità”. La questione è arrivata sul tavolo del neo ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli. La Direzione qualità del Mipaaf sta quindi predisponendo la documentazione tecnica necessaria per completare il dossier che sarà notificato alla Commissione europea.

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