Psa, Martinelli (Assosuini): “Dobbiamo decinghializzare l’Italia”

2024-08-20T12:19:15+01:0020 Agosto 2024 - 09:03|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , , |

Limena (Pd) – “Siamo in guerra. Ormai è chiaro: l’Italia è in guerra contro la Psa”. Inizia così un post pubblicato su Linkedin da Elio Martinelli, presidente di Assosuini e titolare di Sondac.it, Società Agricole La Fontana e Magos. “Il Governo non sta ottenendo risultati, i Commissari straordinari vanno e vengono. A questo punto ci resta una sola possibilità: affidarci ai cittadini e ai comuni, soprattutto quelli in cui vi siano importanti concentrazioni di produttori di salumi e allevatori di suini, per eliminare quanti più cinghiali possibile. Nel minor tempo possibile! Sperando di essere ancora in tempo per evitare di venire tagliati fuori dall’export globale”.

“La Peste suina africana – scrive ancora Martinelli – utilizza i cinghiali come vettori e come bacino di riserva. Quando uno di questi animali muore, e capita fino al 95% degli animali infettati, la carcassa continua a contaminare il terreno per minimo 6 mesi. Se la morte avviene entro 500 metri da un allevamento il rischio contagio diventa altissimo. Lo Stato non sta riuscendo a ridurne il numero in maniera significativa. Bisogna lasciare spazio ai cacciatori e alle istituzioni locali”. Il presidente annuncia una campagna di sensibilizzazione rivolta agli amministratori comunali e una mozione che impegni i sindaci ad attivarsi contro l’epidemia favorendo l’eliminazione dei cinghiali. “Dobbiamo liberarci dai pregiudizi, alle ideologie e dalle paure se vogliamo far sopravvivere questa filiera economica”.

 

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