Milano – L’Ente nazionale risi ha presentato ieri al Mipaaf, in videoconferenza, la relazione annuale del mercato del riso in Italia. Il bilancio consuntivo della campagna 2019/2020 è caratterizzato da una produzione lorda di 1.502.682 tonnellate di risone e produzione netta a lavorato di 916.044 t, in crescita rispetto alla precedente campagna. Secondo i dati pubblicati da Istat, Mise ed Eurostat, l’Italia ha importato 126.886 t (-6% rispetto alla campagna 18/19). I principali Paesi esportatori verso l’Italia sono: Pakistan, Thailandia, India e Guyana. Mentre i Paesi da cui è aumentato l’export per l’Italia, nell’ultimo anno, sono: Laos (+365%) e Vietnam (+115%). Sul fronte dell’export (al 31 luglio 2020), l’Italia ha visto crescere le esportazioni di riso lavorato verso Germania, Francia, Repubblica Ceca, Paesi Bassi, Austria e Ungheria. Ma sono diminuite verso Uk (-4.843 t) e Polonia (-3.867 t). In generale, come sottolineato dalla relazione di Ente Risi, sul mercato nazionale il Covid-19 ha accelerato le vendite dell’industria risiera, creando un aumento di quasi 41mila tonnellate (+10%) del collocamento del riso in Italia rispetto alla campagna precedente. Come si legge nel report di Ente risi: “Certamente una parte del maggior collocamento si è tradotto in maggiori scorte presso la Gdo e presso i consumatori, ma è ancora impossibile stabilirne l’entità”.
