Roma – Nel 2024 si prevede il recupero di oltre 10,3 milioni di tonnellate di rifiuti, il 74,9% dell’immesso al consumo, che Conai (consorzio nazionale imballaggi) stima arrivare, nell’anno in corso, a circa 13,9 milioni di tonnellate. Sfiorare il 75% di riciclo porterebbe al superamento degli obiettivi richiesti dall’Europa entro il 2030 con sei anni di anticipo. A riportarlo è Il Sole 24 Ore.
Guardando ai materiali, le previsioni di riciclo indicano il 77,8% per l’acciaio (409mila tonnellate), il 73% per l’alluminio (64mila tonnellate), l’85,6% per la carta (4,3 milioni di tonnellate), il 65,1% per il legno (2,1 milioni di tonnellate), il 52% per plastica e bioplastica compostabile (1,2 milioni di tonnellate) e l’85,9% per il vetro (2,3 milioni di tonnellate). Solo la plastica non dovrebbe superare la soglia, arrivando entro il 2025 al 55% di riciclo.
Inoltre, per quanto riguarda gli obblighi di riuso e il divieto di packaging monouso in plastica, il Consiglio Ue ha approvato una deroga orizzontale legata a obiettivi di riciclo, insieme a quella per cartone per il trasporto, take away, latte, vini e spiriti. Nel 2027 è in programma la revisione della direttiva Sup (single use plastic), che potrebbe modificare le disposizioni attuali sugli imballaggi monouso in plastica.
