Bologna – Nel 2022 il mercato di spezie ed erbe aromatiche è cresciuto fino a ritornare ai livelli pre-Covid: nel complesso sono state vendute quasi 97 milioni di confezioni (fonte: dati NielsenIQ), per un valore di oltre 157 milioni di euro (fonte: Gfk). A rivelare i dati è uno studio condotto da Astraricerche per Cannamela, brand di Gruppo Montenegro, in occasione delle 40esima edizione di Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta in programma dal 3 al 5 maggio a Rimini.
Negli ultimi cinque anni l’uso di spezie ed erbe aromatiche è cresciuto tra gli italiani, e il 65,5% degli intervistati dichiara di usarle più frequentemente. Tra le spezie più usate in cucina vincono pepe nero (favorito da oltre il 79% del panel), peperoncino e zafferano, mentre sul podio delle erbe aromatiche troviamo rosmarino, prezzemolo e basilico. Parallelamente, cresce la voglia di sapori esotici con pepe rosa (22,4%) e paprika affumicata (16,9%) sempre più apprezzate dai connazionali.
Il 23,7% del campione intervistato riferisce di utilizzare spezie ed erbe aromatiche tutti i giorni: sono soprattutto donne (29%) e 25-34enni (32%). Il 58,1% le usa abbastanza spesso, quasi ogni giorno: sono perlopiù membri della Gen Z (64%) e single (63%). Tra i motivi che spingono all’uso di spezie ed erbe aromatiche, infine, spicca la voglia di dare più sapore al piatto (67,6%) e di creare nuovi abbinamenti di sapori. Da ultimo, emerge anche il fattore salute: questi ingredienti, secondo il 30% del campione, aiutano a realizzare una cucina più sana e che impiega meno sale.
