Milano - Dolci Preziosi ha ufficialmente risposto a un articolo di Repubblica. Il quotidiano, in merito alla vicenda che vede coinvolta l’azienda, insieme a Chiara Ferragni, per le uova di Pasqua, sosteneva che, oltre all’influencer, a essere iscritti nel registro degli indagati per truffa aggravata fossero anche Alessandra Balocco, presidente e Ad dell’omonima azienda produttrice
Roma - "Il Far West è finito, abbiamo scelto un percorso lineare ed efficace", così dichiara a Repubblica Giacomo Lasorella, presidente del Garante delle comunicazioni (Agcom). Il caso Balocco-Ferragni non c'entra, spiega Lasorella, tanto che "le norme erano allo studio da oltre un anno". Ma è chiaro che la recente vicenda ha dato grande visibilità
Milano - Dopo le indiscrezioni filtrate ieri, arriva la conferma: Chiara Ferragni e Alessandra Balocco, Ad del gruppo dolciario, sono indagate per truffa aggravata dalla Procura di Milano. La decisione è maturata in seguito agli atti trasmessi dalla Guardia di finanza al procuratore di Milano, Eugenio Fusco. Le Fiamme Gialle, infatti, hanno perquisito la sede
Milano - L'indagine esplorativa aperta dalla procura di Milano sul pandoro Balocco di Chiara Ferragni potrebbe approdare al reato di truffa e non di frode in commercio. Da quanto si apprende dall'Ansa, potrebbe essere questa l'ipotesi di reato che formulerebbe la procura a partire da una serie di email presenti nelle carte acquisite negli uffici dell'Antitrust.
Milano – Le conseguenze del 'Pandoro Gate' continuano a farsi sentire. Coca cola, secondo quanto ricostruito dal quotidiano Repubblica, avrebbe fatto un passo indietro rispetto a una collaborazione con Chiara Ferragni. L’azienda multinazionale aveva scritturato l’influencer per girare uno spot che avrebbe dovuto uscire a fine gennaio. Ma la decisione dell’Antitrust sulla campagna del pandoro
Roma – “Ha più valore chi produce un pandoro di chi lo griffa. Ha più valore chi produce quell'eccellenza italiana di chi la mette in mostra”. Nel corso della conferenza stampa di fine anno del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni è tornata sul tema Balocco-Ferragni (leggi qui), sul quale la premier si era già espressa
Roma – Stefano Zurlo intervista su Il Giornale Roberto D’Agostino in merito al caso del momento: Ferragni/Balocco. Il signor Dagospia non si tira indietro. Ecco qualche commento sulla vicenda: “Sono andato in tv da Chiambretti, nel 2019, e mi sono trovato a tu per tu con la mamma di Chiara, la signora Marina Di Guardo,
Il pandoro griffato è stato, ed è, il caso mediatico dell’anno. Fra leggerezze, approssimazioni e ostentazioni. Con la beneficenza a far da contorno… Una vicenda che va oltre il settore specifico. E costituisce un insegnamento per tutti. Di Angelo Frigerio Vicenda Ferragni/Balocco: qualche osservazione al contorno. In primo luogo non credo in un dolo da
Milano – L’inchiesta Balocco-Ferragni finisce in procura. L’esposto di Codacons e Assourt a 104 Procure della Repubblica per la possibile fattispecie di truffa aggravata (leggi qui) ha portato all'apertura di un primo fascicolo a Milano. Si tratta di un’indagine esplorativa per ora senza ipotesi di reato né indagati affidata al pool antitruffe guidato da Eugenio Fusco.
Corato (Ba) - Cerealitalia, proprietaria del brand Dolci Preziosi, ha diffuso un comunicato in merito alla collaborazione del 2021 e 2022 con Chiara Ferragni. La vicenda, relativa alle uova di Pasqua 'griffate' dall'influencer e al sostegno all'associazione 'I bambini delle fate', è stata al centro di un articolo di Selvaggia Lucarelli pubblicato sul Fatto quotidiano.
Milano - Nonostante il video di scuse di Chiara Ferragni in versione Maria addolorata, la polemica sulla vicenda dei pandori Balocco non accenna a placarsi. Tanto che oggi Il Fatto quotidiano pubblica un articolo in cui ricostruisce uno schema simile applicato alle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, nel 2021 e nel 2022. Il copione
Milano – “Vergognose lacrime di coccodrillo per ripulire la sua immagine pubblica”. Non è piaciuto affatto al Codacons il video di scuse social di Chiara Ferragni in seguito alla multa dell’Antitrust da un milione di euro per pratica commerciale scorretta nell’iniziativa benefica lanciata con Balocco (leggi qui). Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente
