Bruxelles (Belgio) – Secondo i dati dell’Ente nazionale risi, al 23 dicembre le importazioni totali di riso nell’Unione risultano in linea con quelle registrate un anno fa. Nel periodo compreso tra settembre e novembre 2016, le importazioni di riso semilavorato e lavorato dai Pma risultano in calo di 8.413 tonnellate (-10%) rispetto allo stesso periodo della campagna 2015/2016. Le importazioni dalla Cambogia, che coprono l’83% dei volumi in arrivo dai Pma, evidenziano un calo del 9%, passando da 68.038 tonnellate a 61.644 tonnellate. Le importazioni dal Myanmar rappresentano, invece, il 16% e risultano in diminuzione di 1.427 tonnellate (-10%) rispetto all’anno scorso, passando da 13.183 a 11.756 tonnellate. L’export si attesta a 58.951 tonnellate, base lavorato; con 24.322 tonnellate gli operatori italiani coprono il 41% del totale Ue. Quanto ai prossimi anni, secondo il rapporto pubblicato di recente dalla Commissione europea sulle prospettive dei mercati agricoli europei, nel 2026 il consumo di riso nell’Ue passerà dai 5,5 Kg pro capite del 2016 ai 5,8 Kg. L’incremento dei consumi, secondo l’analisi della Commissione, sarà soddisfatto dall’aumento delle importazioni di riso di tipo Indica, con un incremento significativo delle importazioni dai Pma, che nel 2026 dovrebbero rappresentare il 50% dell’import totale, contro il 27% registrato nel 2016.
