Ufficio parlamentare di bilancio: evasione più alta con l’aumento dei pagamenti cash

2022-12-07T10:37:06+02:007 Dicembre 2022 - 10:37|Categorie: Mercato|Tag: , |

Roma – Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio, è intervenuta davanti alle Commissioni bilancio di Camera e Senato per analizzare la manovra 2023. Tra i diversi temi trattati, anche l’innalzamento del tetto all’utilizzo del contante, dagli attuali 2mila, che diventerebbero 1.000 a gennaio, a 5mila euro. Con un focus sulla relazione tra l’utilizzo del contante e la propensione all’evasione

Cavallari ha sottolineato: “In controtendenza rispetto agli ultimi anni, la manovra alza da 1.000 a 5mila euro il tetto alle transazioni in contanti e introduce un limite sotto il quale gli esercenti possono rifiutarsi di accettare pagamenti con il Pos senza incorrere in sanzioni (60 euro). Vengono pertanto modificati, in senso meno restrittivo, meccanismi che generalmente affiancano e forniscono ausilio agli strumenti di contrasto dell’evasione fiscale (split payment, fatturazione elettronica, invio telematico degli scontrini) e del riciclaggio di denaro. Limiti all’utilizzo del contante sono presenti in 14 paesi su 27 dell’Unione europea, con soglie che variano da un minimo di 500 euro in Grecia a un massimo di 15mila euro in Slovacchia. La letteratura economica è pressoché concorde nel sostenere che l’aumento dei pagamenti in contanti possa comportare un incremento dell’evasione. La figura 6 evidenzia che le regioni italiane dove l’utilizzo del contante è più diffuso sono anche quelle in cui si stimano i maggiori livelli di evasione dell’Iva.

 

Nell’audizione, la presidente aggiunge: “Misure volte a limitare l’utilizzo del contante potrebbero svolgere un ruolo positivo nella lotta conto l’evasione e il riciclaggio. Da uno studio di Giammatteo et al. (2022) emerge che l’aumento del tetto ai contanti varato con la manovra del 2016 (da 1.000 a 3mila euro) ha avuto l’effetto collaterale di far crescere l’economia sommersa. Un’analisi di Russo (2022) conclude invece che l’abbassamento adottato a fine 2011 (da 5mila a 1.000 euro) ha contribuito a far calare l’evasione, soprattutto nei settori in cui la propensione a evadere è più alta”.

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